Ancora un’autobomba a Beirut: ucciso un esponente delle Forze di sicurezza
di Youssef Hourani
Nell’attentato hanno perso la vita altri due funzionari della sicurezza. La condanna del patriarca Sfeir che esprime la sua grave preoccupazione per l’ulteriore deterioramento della situazione del Paese.
Beirut (AsiaNews) – Sembra stesse tornando da un incontro con la commissione che sta indagando sull’assassinio dell’ex premier Rafic Hariri il capitano delle Forze di sicurezza Wisam Eid, ucciso stamattina intorno alle 10 da un’autobomba fatta esplodere a Beirut, nel centro di Fourn el Chebback, vicino all'ospedale del Monte libano ed all'università la Sagesse.
 
Secondo fonti della Croce Rossa, nell’esplosione sono rimaste uccise almeno altre tre persone, cinque secondo notizie giornalistiche. Fra loro altri due funzionari della sicurezza. Numerosi i feriti.
 
L’attentato di oggi, diretto verso un esponente di una istituzione considerata vicina alla maggioranza antisiriana, giunge a dieci giorni da quello contro un’auto dell’ambasciata americana ed a poco più di un mese da quello che è costato la vita al generale Francois Haji, previsto successore come comandante dell'esercito a Michel Sleiman, che dovrebbe essere eletto presidente della Repubblica.
 
Il patriarca maronita il cardinale Nassrallah Sfeir, in una comunicazione telefonica con AsiaNews ha condannato questo atto criminale, rinnovando il suo appello a tutti i responsabili per porre fine a questi atti di violenza, esprimendo la sua grave preoccupazione, dopo l'ulteriore aggravamento della situazione politica con il fallimento dell'iniziativa araba, guidata dal segretario della Lega araba, Amr Moussa, implorando la misericordia di Dio.