La polizia religiosa a scuola di comportamento verso i non-musulmani
La decisione governativa viene vista come espressione della volontà di moderare l’azione della muttawa e sembra rientrare in una politica che tende a limitarne i poteri, oggetto di critiche dei gruppi per la difesa dei diritti umani.
Riyadh (AsiaNews) – Gli uomini della “Commissione per la promozione della virtù e la prevenzione del vizio”, nome ufficiale della muttawa, la polizia religiosa saudita, dovranno frequentare un corso sul comportamento da tenere verso i diplomatici e gli stranieri non musulmani.
 
Il quotidiano di Dubai Gulf News precisa che i corsi verranno organizzati dall’Istituto di studi diplomatici di Riyadh. Il supervisore del programmi di sviluppo dell’Istituto, Nasser Al Marzouqi Al Buqmi, ha precisato che essi avranno inizio il 20 aprile e saranno tenuti da “esperti dell’Istituto e dal altri esterni”.
 
L’iniziativa, partita dunque sotto gli auspici del Ministero degli esteri, sembra rientrare in una politica che il governo sta conducendo per moderare gli interventi della muttawa, da sempre sotto accusa da parte dei gruppi per la tutela dei diritti umani, e ultimamente criticata anche dalla controllata stampa saudita per il comportamento dei suoi uomini. Grande spazio aveva avuto la notizia che alla fine di ottobre dell’anno scorso per la prima volta sono stati processati due agenti della polizia religiosa, accusati di aver ucciso a bastonate un uomo nella casa del quale avevano fatto irruzione pensando che ci fossero alcolici.
 
Un passo verso il contenimento del vasto ruolo della muttawa è stata vista anche la decisione governativa, annunciata una decina di giorni fa, di istituire una “community police”. Gli uomini di tale polizia dovrebbero collaborare con la popolazione non solo per risolvere eventuali dispute, ma per avviare meccanismi di servizi sociali.