I cattolici di Ho Chi Minh City manifestano solidarietà con quelli di Hanoi
di J.B. An Dang
A migliaia hanno voluto esprimere sostegno alla pacifica protesta che, nella capitale, mira ad ottenere la restituzione dei terreni sottratti alla parrocchia di Thái Hà.
Ho Chi Minh City (AsiaNews) – A migliaia (nella foto) i cattolici di Ho Chi Minh City hanno espresso la loro solidarietà con i confratelli di Hanoi che stanno pacificamente manifestando per ottenere dalle autorità pubbliche la restituzione del terreno della parrocchia di Thái Hà.
 
Come ad Hanoi, e contemporaneamente a quanto stava accadendo nella capitale (http://www.asianews.it/index.php?l=it&art=11463&geo=53&size=A), i cattolici di Ho Chi Minh City hanno infatti preso parte ad una messa celebrata il 6 febbraio nella parrocchia dei Redentoristi per l’inizio del nuovo anno lunare (il Tet), al termine della quale sono state elevate preghiere perché ad Hanoi sia fatta giustizia.
 
Tantissimi, poi, si sono radunati intorno alle vetrine ove sono esposti i bollettini della Chiesa per vedere le immagini e leggere gli articoli sulla vicenda di Hanoi, della quale i controllatissima media nazionali non hanno riportato notizie, ma solo critiche contro l’arcivescovo della capitale, Joseph Ngô Quang Kiệt.
 
La situazione è analoga a quella che ha visto la diocesi di Hanoi chiedere la restituzione dell’edificio della ex delegazione apostolica. Il terreno di Thái Hà del quale si chiede la restituzione, fu acquistato dai Redentoristi nel 1928: sui 60mila metri quadri della proprietà furono costruiti la chiesa, il convento ed il seminario. Nel 1954, con la conquista de potere da parte dei comunisti e la divisione del Vietnam, i religiosi di Thái Hà furono imprigionati o deportati. I 60mila metri quadrati del loro terreno furono ridotti a 2.700.
 
Da allora, a più riprese, sono state avanzate petizioni per chiedere la restituzione dei terreni, sui quali è stato costruito un ospedale e sono state fatte cessioni a compagnie statali e membri del governo. Il caso più recente, di inizio anno, è la cessione di una parte di terreno ad una compagnia di confezioni, la Chiến Thắng, che ha cominciato a costruirvi. Alle proteste dei parrocchiani la risposta è stato l’invio di militari per permettere di proseguire la costruzione.