Card. Cordes in India per "riflettere sulla Carità"
Il presidente del Pontificio Consiglio "Cor Unum" è da ieri in India su invito dei vescovi. Scopo del viaggio “rafforzare la testimonianza della Chiesa cattolica in campo caritativo”. I cristiani hanno già un ruolo fondamentale nell’istruzione e nella sanità, ma lo sviluppo del Paese apre nuove sfide.
Città del Vaticano (AsiaNews) – Una riflessione sullo spirito e l’impatto sociale dell’impegno caritativo della Chiesa è lo scopo della visita in India - dal 15 al 19 febbraio - del card. Paul Josef Cordes, presidente del Pontificio Consiglio "Cor Unum". Un comunicato dello stesso dicastero, che promuove iniziative caritatevoli della Santa Sede, rende noto oggi il viaggio del porporato, invitato dalla Conferenza episcopale indiana (Cbci). Prima tappa sarà la tomba della Beata Teresa di Calcutta, per poi proseguire in case per i poveri e i sofferenti da lei fondate. Il card. Cordes incontrerà i vescovi riuniti in Assemblea Plenaria a Jamshedpur.

Il viaggio, si legge nel comunicato, sarà occasione per riflettere sulle attività della Chiesa “alla luce dell’enciclica Deus caritas est, con particolare accento sull’approfondimento delle radici cristiane della carità”. Nonostante minacce e casi di persecuzione la Chiesa svolge un importante ruolo nella società indiana. I cristiani in India gestiscono il 20% delle scuole elementari, il 25% delle strutture di sostegno per vedove e orfani, e il 30% di quelle per diversamente abili, lebbrosi e malati di AIDS.

E oggi emergono nuove sfide e opportunità legate allo sviluppo crescente del Paese. “La missione della diakonia – spiega il comunicato - resta indispensabile sia rispetto ai poveri, sia per l’essenza della Chiesa stessa. Essendo la diakonia un’attività ecclesiale, è primordiale il ruolo del vescovo o dell’ordinario del luogo: sua è infatti la responsabilità ultima dell’azione caritativa”.