Dubai: sei mesi di prigione e l’espulsione per uno sciopero "illegale"
La corte di giustizia di Dubai ha condannato 45 operai indiani a sei mesi di carcere ed espulsione dal Paese a seguito delle proteste dei lavoratori che chiedono condizioni di lavoro migliori.
Dubai (AsiaNews/Agenzie) – In un Paese dove sono vietati i sindacati, la sentenza emessa dalla corte di Misdemeanour a Dubai contro i lavoratori indiani sembra perfettamente in linea con il clima coercitivo che regna nel Paese.
 
Gli scioperanti, coinvolti in violente proteste avvenute l’anno scorso, sono stati condannati a sei mesi di prigione con conseguente espulsione dal Paese. Gli operai indiani impiegati nel settore edile scesero in piazza nel 2007 per rivendicare i loro diritti, e chiedevano migliori condizioni di vita e un aumento dei salari. La corte li ha trovati colpevoli di associazione illegale, vandalismo e minaccia alla sicurezza pubblica.
 
Il settore edile negli Emirati Arabi è in continua espansione e gli stranieri che vi lavorano sono un numero crescente. Sono molte le organizzazioni in difesa dei diritti umani che fanno pressione sul governo denunciando gli abusi e le violazioni sugli stranieri nella regione. Il governo ha di recente rettificato una legge sul lavoro che ora garantisce ai dipendenti immigrati le spese di viaggio, servizio sanitario e contratti di lavoro regolari.