Scontri fra cristiani e polizia per la tortura di una ragazza cristiana
di Qaiser Felix
Farzana, 16 anni, รจ accusata di un furto presso la famiglia islamica dove lavora. La polizia la arresta senza prove, la tortura e costringe ad autoaccusarsi. Poi arresta suo padre e 3 fratelli. 500 cristiani scendono in piazza per protestare e la polizia li carica. Ora chiedono giustizia.

Lahore (AsiaNews) – Almeno 500 cristiani hanno protestato ieri a Lahore contro la polizia che ha arrestato, torturato e accusato falsamente di furto una ragazza cristiana di 16 anni, Farzana. I dimostranti, tenendo sollevate croci di legno, hanno cercato di raggiungere l’ufficio del Soprintendente, ma la polizia li ha caricati e bastonati e ne ha arrestati 8 tenuti in carcere per due ore, come dice una dichiarazione di Sharing Life Ministry Pakistan (Slmp), rilasciata ad AsiaNews.

Asmi Khan, vicesoprintendente della polizia femminile, ha assicurato a Slmp che Farzana sarà trattata con giustizia e sarà liberata se innocente.

Farzana ha lavorato per 3 mesi come domestica presso l'abitazione di alcuni musulmani, per 500 rupie (8 dollari) al mese. L’ha lasciata quando il proprietario Muhammad Abid e la famiglia sono stati fuori città per qualche giorno. Il 27 marzo l’hanno chiamata e lei è tornata al lavoro. Ma lì la polizia l’ha arrestata e portata al comando, dove già era Abid. La polizia ha torturato la ragazza e l’ha costretta a confessarsi colpevole.

Lo stesso giorno alle 11 di notte la polizia ha perquisito la casa di Ferzana e arrestato l’anziano padre e 3 fratelli, che pure ha torturato. Il giorno dopo, 28 marzo, quando una folla ha protestato contro questa ingiustizia e la brutalità della polizia, il padre e i fratelli sono stati rilasciati.

Ai funzionari Slmp, Ferzana ha raccontato che “quando la polizia mi ha arrestato, hanno iniziato a percuotermi in strada ed abusare di me. In quel momento non ho nemmeno capito che stava succedendo. Arrivati alla stazione di polizia, c’era già Muhammad Abid. La polizia ha continuato a tormentarmi con brutalità, di fronte a lui, e mi ha costretto a confessare il furto”.

Funzionari di Slmp denunciano che manca qualsiasi prova del furto e che non c'è nemmeno un’accusa formale contro la ragazza. Dicono che la polizia ha solo pregiudizi contro un’innocente ragazza cristiana, arrestata e torturata. Chiedono un intervento delle autorità superiori e una seria indagine sul furto.