Deputato cristiano: basta discriminazioni, vogliamo un Pakistan moderno
di Qaiser Felix
Shahbaz Bhatti, presidente della All Pakistan Minorities Alliance e neo-eletto deputato di fede cristiana, ha parlato per la prima volta davanti al nuovo Parlamento chiedendo uguali diritti ed opportunità anche per i non musulmani del Paese.
Islamabad (AsiaNews) – Le minoranze di tutto il Paese “vogliono vedere un Pakistan moderno e democratico, così come immaginato dal Padre della patria Ali Jinnah. Vogliamo un Pakistan senza discriminazioni di casta, credo o religione, un Pakistan dove ogni cittadino venga trattato allo stesso modo”. Lo ha detto il neo-deputato cristiano Shahbaz Bhatti nel corso del suo primo intervento al nuovo Parlamento pakistano, il 29 marzo scorso.
 
Parlando davanti all’assemblea riunita, Bhatti ha sottolineato: “Le minoranze religiose soffrono a causa di leggi discriminatorie, contrarie alle norme democratiche ed agli standard dei diritti umani internazionali. Per questo, devono essere abolite. Inoltre, chiediamo una maggiore rappresentatività politica, sia al Senato [dove non sono previsti seggi per non islamici ndr] che alle Assemblee provinciali”.
 
Il riferimento è alla famigerata legge sulla blasfemia, che punisce con la morte o l’ergastolo chi offende Maometto o i testi sacri dell’islam, ed alle Ordinanze Hudood. Queste, approvate nel 1979 sotto la giunta militare del generale Zia-ul-Haq, sono composte da quattro parti che regolano i temi della proprietà, del qazaf [falsa accusa di adulterio ndr], dell'adulterio e delle proibizioni estese ai non islamici dell'uso di alcol e del gioco di azzardo. Il tutto unito alla regola generale che, in tribunale, anche un non islamico deve avere avvocato e giudice musulmani.
 
D’altra parte, ha aggiunto, “le minoranze hanno sofferto come tutti gli altri per creare la nazione e per garantirne lo sviluppo: non credo sia troppo chiedere uguali diritti ed opportunità. Per questo, caldeggio l’approvazione di quote riservate in ogni campo della pubblica amministrazione e della vita politica, una sorta di garanzia di rappresentatività”.
 
Prima di concludere il suo intervento, il presidente della All Pakistan Minorities Alliance ha reso omaggio alla memoria di Benazir Bhutto, leader popolare assassinata alla fine di dicembre, ed ha suggerito di porre una sua statua davanti al Parlamento.
 
Ad AsiaNews, Bhatti dice: “Ripongo molte speranze in questo nuovo esecutivo, e credo che presto potremo avere una reale influenza sulla società pakistana. Come membri di minoranze perseguitate, dobbiamo fare di tutto per fare sentire la nostra voce e reclamare i nostri diritti: altrimenti, tradiremmo il mandato che i nostri fratelli ci hanno assegnato”.