Kathmandu (AsiaNews) – Il Partito Comunista Marxista (maoista) è in testa in oltre 50 delle più di 100 circoscrizioni costituenti in cui è iniziato lo scrutinio dei voti. Il Partito nepalese del Congresso è secondo e conduce in oltre 20 circoscrizioni, mentre il Partito Comunista Unitario Marxista Leninista (UML) è terzo.
I maoisti hanno anche vinto 4 dei primi 7 seggi assegnati. Hanno ottenuto due seggi nella Capitale, uno nelle zone elevate dell’Himalaya e un altro nelle zone che controllano, mostrandosi quindi forti ovunque. Per le vie di Kathmandu e altrove molti maoisti sono già scesi in strada, sventolando bandiere vermiglie, con i volti colorati e con dipinti i simboli comunisti.
La maoista Pampha Bhusal, eletta a Kathmandu, già stila programmi politici e annuncia che vuole assicurare la presenza di donne in tutti gli organi dello Stato.
Anche se la conta dei voti è ancora iniziale, esperti commentano che questo risultato supera le aspettative degli ex ribelli, che per la prima volta si sottopongono al voto popolare.
Intanto la Commissione elettorale ha annullato il voto in 60 seggi di 16 assemblee costituenti, nei quali si dovrà votare di nuovo. Sono ancora in discussione pochi altri casi.
Sono in palio 601 seggi, di cui 240 assegnati a chi prende più voti nella circoscrizione e 335 con il sistema proporzionale, mentre gli altri 26 saranno nominati dal Consiglio dei ministri provvisorio. L’Assemblea costituente deve riscrivere la Costituzione, dopo 240 anni di monarchia. La popolazione segue assidua le notizie di radio e televisione, avida di ogni aggiornamento. Ma si prevede occorra oltre una settimana per completare lo spoglio.