L’India prepara il nuovo censimento nazionale
Milioni di volontari e impiegati pubblici nei prossimi anni visiteranno città e villaggi per rilevare gli effetti della crescita economica sulla popolazione. Dai risultati del censimento le autorità si aspettano di poter studiare nuove politiche di sviluppo.
New Delhi (AsiaNews/Agenzie) – L’India si prepara a condurre quello che sarà uno dei più vasti censimenti realizzati nel mondo. Il sondaggio sarà svolto da milioni di volontari su oltre un miliardo di cittadini con lo scopo di rilevare gli effetti del progresso economico sulla popolazione e indicare possibili nuove politiche al governo dell’Unione. Migliaia di funzionari statali hanno già iniziato la mappatura di città e villaggi. Volontari e impiegati pubblici visiteranno ogni famiglia del Paese per raccogliere informazioni su lavoro, istruzione e qualità della vita. Il progetto richiederà alcuni anni per essere portato a termine.
 
Le previsioni di crescita demografica per l’India parlano di 1,19 miliardi di abitanti nel 2011, dagli attuali 1,13 miliardi. Nell’ultimo anno fiscale l’India è cresciuta al ritmo di circa 8,7 per cento. Ma il Paese ha un forte bisogno di infrastrutture e di creare più posti lavoro. L’Unione ha 2,5 milioni di laureati ogni anno, secondo stime del ministero degli Interni, ma solo il 15 per cento è adatto ad impieghi nel settore tecnologico e dell’outsourcing. In milioni vivono ancora in condizioni di profonda povertà.
 
L’ultimo censimento in India, quello del 2001, mostrava un crescente divario tra gli Stati poveri del nord e il più sviluppato sud. Gli esperti ritengono che questo squilibrio sia tra le cause delle forti  tensioni politiche, che caratterizzano città come Mumbai, dove i gruppi di fondamentalisti indù compiono soprusi e minacce a danno dei lavoratori migranti provenienti dal nord.
 
“Il prossimo censimento – sottolinea Abheek Barua, economista della HDFC Bank – rivelerà anche le nuove rotte della migrazione interna e dove si concentra la popolazione giovane nelle città”. A differenza della Cina, dove la politica del figlio unico ha portato ad un invecchiamento della popolazione, in India metà degli abitanti è in età inferiore ai 25 anni. Aspetto che i politici indiani considerano come fonte di ricchezza e di sviluppo del Paese.