Attacco della polizia ad una pagoda della Chiesa buddista unificata del Vietnam
Le autorità si vogliono appropriare dell’edificio in vista della celebrazione internazionale del Vesak, principale festa buddista, che quest’anno sarà ospitata nel Paese.
Ho Chi Minh City (AsiaNews/Agenzie) – La Chiesa buddista unificata del Vietnam, che è bandita dal governo, ha denunciato la violazione da parte delle autorità, della pagoda di Giac Hai, nella meridionale provincia di Lam Dong, e lunghi interrogatori di due monaci.
 
Secondo la Chiesa buddista unificata, la polizia e funzionari governativi hanno requisito la pagoda allo scopo di utilizzarla per la celebrazione internazionale del Vesak, la festa che celebra la nascita di Budda, che quest’anno – dal 13 al 17 maggio - sarà ospitata per la prima volta in Vietnam e che dovrebbe vedere la presenza di numerose – fino a 100 – delegazioni.
 
La polizia, secondo quanto lamentato dai buddisti, ha accusato due dei monaci presenti di appartenere ad una “organizzazione illegale”, di partecipare ad “attività politiche” e di “turbare l’ordine pubblico”: i due religiosi sono stati trattenuti per tre ore.
 
La Chiesa buddista unificata, che sostiene di raccogliere ancora oggi la maggioranza della popolazione vietnamita, è stata bandita nel 1981, in seguito al suo rifiuto di sottomettersi al Partito comunista. Il governo l'ha sostituita con la Chiesa buddista vietnamita, ma senza ottenere che gli “unificati” cessassero di svolgere attività religiosa. I suoi massimi esponenti, come Thich Quang Do, 78 anni, sono stati a più riprese arrestati e rilasciati.