Cristiani pakistani: preghiere per Israele, che Islamabad deve riconoscere
Il presidente dell’Associazione dei cristiani pakistani chiede al governo di riconoscere a livello diplomatico lo Stato di Israele, per un senso di giustizia e per poter permettere ai cristiani pakistani di andare in pellegrinaggio in Terra Santa.
Karachi (AsiaNews) – I cristiani di tutto il Pakistan pregano per il 60mo anniversario della fondazione dello Stato di Israele, con la speranza di poter vedere un giorno pieni rapporti diplomatici fra Islamabad e Tel Aviv e poter andare così in pellegrinaggio in Terra Santa. Lo dichiara Asharf P. Butt, presidente dell’Associazione dei cristiani pakistani, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta a Karachi per augurare lunga vita ad Israele ed alla sua popolazione.
 
L’organizzazione, aggiunge, “chiede ancora una volta al governo del Pakistan di riconoscere lo Stato di Israele e normalizzare i suoi rapporti diplomatici”. Questo, sottolinea, “non solo per un senso di giustizia internazionale, ma anche per permettere ai dieci milioni di cristiani che vivono in Pakistan di andare in pellegrinaggio nei luoghi della Bibbia”.
 
I cristiani del nostro Paese, conclude, “hanno l’ardente desiderio di vedere quelle terre, ma questo non può avvenire a causa della situazione diplomatica attuale. In questo modo veniamo privati dei nostri diritti religiosi. Per questo, pregheremo in tutte le chiese del Pakistan per la pace e la protezione della città santa di Gerusalemme”.
 
Israele è in uno stato di perenne ed altissima tensione con tutti gli Stati arabi, esclusi Giordania ed Egitto. Lo Stato israeliano non è riconosciuto da nessuno dei paesi arabi ed islamici, ad esclusione di Turchia, Giordania, Egitto, Mauritania e Albania con i quali intrattiene normali relazioni diplomatiche. Il presidente pakistano Musharraf aveva aperto uno spiraglio nel 2004 alla normalizzazione dei rapporti con Tel Aviv, ma le frange fondamentaliste del suo Paese lo hanno convinto a cambiare idea.