Mindanao, scuola cattolica mette in programma l’educazione alla pace
di Santosh Digal
Il corso, che include studi storici sulle etnie locali e visioni di filmati realizzati durante la guerriglia, viene lanciato dal college dell’Assunzione di Davao. Per la preside, soltanto educando alla pace si può cambiare la situazione di Mindanao, provincia islamica squassata da 40 anni di guerriglia.
Zamboanga (AsiaNews) – Una scuola cattolica della provincia meridionale di Mindanao, squassata da oltre 40 anni di guerriglia indipendentista di stampo islamico, insegnerà dal prossimo anno una nuova materia: educazione alla pace. Lo conferma la direzione della scuola, il college dell’Assunzione di Davao, che spiega: “Soltanto partendo dai più giovani si può sperare di inculcare i veri valori della pace e della tolleranza”.
 
Secondo suor Marietta Banayo, preside del college, “I ragazzi di oggi sono i leader di domani. Soltanto convincendo loro della necessità della pace possiamo avere delle reali speranze per il futuro”. I risultati del corso, che include studi storici sulle etnie locali e visioni di filmati realizzati durante la guerriglia, saranno inseriti nei curricula dei giovani che chiedono l’ingresso all’università.
 
La religiosa spiega: “Vogliamo insegnare la pace, far capire che senza di essa non può esserci convivenza. Mindanao ha bisogno di attivisti per la pace: nessuno può negare le violenze e la militarizzazione della regione. I bambini ed i giovani sono sempre la parte più debole di questi conflitti, ma noi speriamo di poterli rendere la parte forte”.
 
Nella provincia è in corso da oltre 40 anni una sanguinosa guerriglia che vede impegnati i ribelli del gruppo separatista islamico Milf e l’esercito. Inoltre, nelle aree remote di Mindanao trovano spazio i campi di addestramento di Abu Sayyaf, gruppo estremista musulmano considerato un affiliato di al-Qaeda.
 
Per suor Marietta, “questa situazione è estremamente tesa. Se non si trovano accordi adesso, si deve indirizzare tutto il nostro sforzo per creare persone diverse, che non cedano il passo davanti all’odio ed all’intolleranza”.