Papa: Maria, Stella del mare per Genova e i giovani
Benedetto XVI recita l’Angelus con i giovani della città e ricorda la vocazione universale di Genova, da cui sono partiti molti missionari ed emigranti in tutto il mondo. Appello contro le munizioni a grappolo, usate anche nella guerra del 2006 fra Israele ed Hezbollah.

Genova (AsiaNews) -  Un Angelus tutto speciale quello recitato oggi dal papa: in italiano (e non in latino), insieme ai giovani di Genova, dove il pontefice si è recato da ieri per la sua visita pastorale alla Chiesa retta dal card. Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana.

In precedenza Benedetto XVI aveva avuto un incontro con le migliaia di giovani, che  lo hanno ascoltato sotto una pioggia inclemente. Il papa, solidarizzando con loro ha ricordato che la pioggia è un dono di Dio “per la fecondità della terra” e segno della fecondità dello Spirito per “i deserti dell’anima”.

Il papa aveva iniziato la giornata con una visita al santuario della Madonna della Guardia, posta sulle montagne che sovrastano Genova. Egli ricorda che il suo predecessore Benedetto XV, genovese, era così devoto della Madonna della Guardia, che ha fatto collocare una statua  di quella Madonna nei Giardini Vaticani (v. foto). “Io stesso – ha detto il papa – prego tutti i giorni davanti a quella statua”.

Benedetto XVI ricorda le parole di Maria nell’apparizione a un contadino, Benedetto Pareto, invitandolo a costruire il santuario senza temere le difficoltà : “"Confida in me! I mezzi non ti mancheranno. Con il mio aiuto tutto ti sarà facile. Mantieni solo ferma la tua volontà".

Il papa continua: “ ‘Confida in me!’ Questo ci ripete oggi Maria. Un’antica preghiera, assai cara alla tradizione popolare, ci fa rivolgere a Lei queste fiduciose parole, che oggi facciamo nostre: "Ricordati, o Vergine Maria, che non si è mai udito che alcuno sia ricorso al tuo patrocinio, abbia implorato il tuo aiuto, chiesto la tua protezione, e sia stato abbandonato". È con questa certezza che invochiamo la materna assistenza della Madonna della Guardia sulla vostra Comunità diocesana, sui suoi Pastori, le persone consacrate, i fedeli laici: i giovani, le famiglie, gli anziani. A Lei chiediamo di vegliare, in modo particolare, sugli ammalati e su tutti i sofferenti, e di rendere fruttuose le iniziative missionarie che sono in cantiere, per recare a tutti l’annuncio del Vangelo. A Maria affidiamo insieme l’intera Città, con la sua variegata popolazione, le sue attività culturali, sociali ed economiche; i problemi e le sfide di questi nostri tempi, e l’impegno di quanti cooperano per il bene comune”.

Benedetto XVI sottolinea la vocazione universale della città: “La Liguria, ed in particolare Genova, è da sempre una terra aperta sul Mediterraneo e sul mondo intero: quanti missionari sono partiti da questo porto per le Americhe e per altre terre lontane! Quanta gente da qui è emigrata per altri Paesi, povera forse di risorse materiali, ma ricca di fede e di valori umani e spirituali, che hanno poi trapiantato nei luoghi di approdo!”.

Prima della preghiera mariana egli ha invocato la protezione di Maria “Stella del mare” sulla città e soprattutto sui giovani “perché seguano, con il suo aiuto, la giusta rotta nel mare spesso tempestoso della vita”.

Dopo l’Angelus Benedetto XVI ha voluto ricordare la Conferenza diplomatica sulle munizioni a grappolo, che ha inizio domani a Dublino (Irlanda), che dovrebbe portare all’interdizione del loro uso. Le munizioni a grappolo sono state usate dalla Seconda guerra mondiale in poi, fino alla guerra fra Israele ed Hezbollah in Libano nel 2006.  Esse sono usate per colpire non obiettivi precisi, ma intere aree e per questo possono fare anche molte vittime civili. “Auspico – ha concluso il pontefice - che, grazie alla responsabilità di tutti i partecipanti, si possa giungere ad uno strumento internazionale forte e credibile: è necessario infatti rimediare agli errori del passato ed evitare che si ripetano in futuro. Accompagno con la mia preghiera le vittime delle munizioni a grappolo e le loro famiglie, nonché quanti prenderanno parte alla Conferenza, formulando i migliori auguri di successo”.