Cristiani cinesi in aiuto ai sopravvissuti del terremoto nel Sichuan
Volontari cattolici e protestanti lavorano nella zona per distribuire medicine e cibo. Anglicani e cattolici di Hong Kong lanciano raccolte di fondi. Nella zona terremotata oltre 1500 cattolici sono dispersi.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Cattolici e protestanti in Cina ed Hong Kong sono impegnati come tutti i cinesi ad offrire sostegno economico, donazioni di sangue e preghiere per le vittime e i sopravvissuti al terremoto nel Sichuan.

La Amity Fundation, un’organizzazione protestante che raduna diverse chiese ed è da anni presente in Cina, poche ore dopo il terremoto aveva già dislocato un gruppo di rappresentanti a Chengdu, capitale della provincia del Sichuan per iniziare operazioni di soccorso distribuendo medicine, cibo, acqua, coperte e tende.

Gruppi di giovani cattolici da Chengdu sono giunti giorni fa a Dujiangyan per aiutare nella distribuzione degli aiuti. La città è tristemente famosa per il crollo delle sue scuole, che ha portato alla morte almeno 600 giovani e bambini.

Un gruppo di 50 cattolici volontari dall’Hebei, compresi alcune suore e sacerdoti, sono giunti ieri nella zona del terremoto.

Cattolici e anglicani a Hong Kong hanno lanciato raccolte di fondi per aiutare alla ricostruzione. La Caritas di Hong Kong è impegnata da decenni nell’aiuto allo sviluppo di molti villaggi in Cina ed è in prima linea per gli aiuti ai terremotati.

Nella zona terremotata diverse chiese e case sono state distrutte e molti cristiani risultano dispersi e forse morti. Secondo dati raccolti da Xinde, una rivista cattolica in Hebei, a Wenchuan, l’epicentro del terremoto, vi erano 500 cattolici di cui finora non si sa nulla. Lo stesso per i 1000 cattolici di Qingchuan. A Dujiangyan, su 400 cattolici almeno 20 sono dispersi e forse morti.