Il presidente Suleiman apre le consultazioni, Siniora resterà primo ministro
Ieri sera la maggioranza parlamentare ha deciso di indicare al capo dello Stato il nome dell’attuale premier per l’incarico di formare il governo di unità nazionale previsto dagli accordi di Doha. Legge elettorale e tribunale internazionale i maggiori ostacoli sul suo cammino.
Beirut (AsiaNews) – Probabilmente già oggi Fouad Siniora sarà confermato primo ministro ed avrà il difficile compito di presiedere il governo di unità nazionale previsto dagli accordi di Doha. Il presidente della Repubblica, Michel Suleiman, comincia infatti stamattina le consultazioni per la formazione dell’esecutivo e ieri sera il gruppo di maggioranza ha indicato Siniora.
 
Di nomi di candidati a ricoprire il ruolo di primo ministro, nei giorni scorsi erano circolati solo quelli di Saad Hariri, capo del gruppo del Futuro, il maggiore raggruppamento parlamentare, figlio di Rafic, il primo ministro assassinato nel 2005 e di Siniora, che dl premier ucciso era il braccio destro.
 
Economista, 64 anni, tre figli, uomo sostanzialmente schivo, era stato lo stesso Siniora, però, a mostrare scarso interesse ad una riconferma. “Credo – aveva detto – che sia venuto il momento di cambiare, dipendesse solo da me, me ne andrei, ne ho abbastanza”.
 
Secondo An Nahar, nel corso della riunione di ieri sera, il primo ministro avrebbe sostenuto di ritenere suo compito principale l’elaborazione della nuova legge elettorale per le elezioni politiche, in programma per la primavera del prossimo anno. Altro compito non facile che lo attende è quello di portare avanti la formazione del tribunale internazionale che deve giudicare gli assassini di Rafic Hariri, istituzione invisa alla Siria e, quindi, all’opposizione interna che nel prossimo governo disporrà, secondo gli accordi di Doha, di un “terzo di blocco”. Si tratta degli 11 ministri sufficienti, secondo la Costituzione, a fermare qualsiasi decisione importante del governo.