Bihar, attacco maoista: esplodono ferrovie e palazzi del governo
I guerriglieri hanno agito dopo l’ondata di arresti contro i loro leader, che si è conclusa con 100 detenzioni. Nel corso dei 40 anni della rivolta maoista, sono morte migliaia di persone: per il governo, sono la maggior minaccia alla sicurezza interna.
Patna (AsiaNews/Agenzie) – Un gruppo di guerriglieri maoisti ha distrutto nella serata di ieri tre edifici governativi dello Stato orientale del Bihar ed ha fatto saltare in aria alcuni lunghi tratti ferroviari. Lo confermano fonti della polizia statale, che parlano di una “vendetta” per una serie di arresti compiuti lo scorso mese contro i leader della rivolta.
 
Vinay Kumar, responsabile della polizia del distretto di Jamui (dove sono avvenuti gli attacchi), racconta: “Le esplosioni non hanno causato vittime, ma i danni sono ingenti. Abbiamo disposto delle guardie di sicurezza per proteggere gli operai che ripareranno le ferrovie, ma temiamo nuovi attacchi”.
 
Lokesh Kumar Singh, rappresentante del governo locale, aggiunge: “Stiamo investigando per trovare gli autori, ma l’indagine sarà lunga. I ribelli sono fuggiti dalla zona, e temiamo che possano avere agganci esterni all’India”.
 
Gli attacchi sono avvenuti il giorno dopo la durissima battaglia fra la polizia ed i ribelli che si è svolta nelle campagne statali, in cui sono morti diversi guerriglieri maoisti. Lo scorso mese, il governo ha arrestato almeno 100 leader della guerriglia, accusati di terrorismo e sedizione.
 
I ribelli, che combattono da oltre 40 anni, accusano l’Unione indiana di sfruttare i contadini del Bihar e dicono di “volerli liberare dalla schiavitù imposta dallo Stato”. Nel corso della rivolta, sono morte migliaia di persone. Secondo il primo ministro Manmohan Singh, invece, la guerriglia maoista “è la peggiore minaccia alla sicurezza interna dell’India”.