Scarcerata, la ex premier Hasina parte per gli Usa
Oggi la leader della Awami League ha lasciato il Paese per cure mediche negli Stati Uniti. Prima della partenza chiede al governo ad interim la liberazione degli altri esponenti del suo partito ancora detenuti e la rimozione dello stato d’emergenza.
Dhaka (AsiaNews/Agenzie) – La ex premier Sheikh Hasina, ha lasciato oggi il Bangladesh per sottoporsi a “cure mediche all’estero”. Il governo ad interim ha concesso alla leader dell’opposizione, detenuta per corruzione, una scarcerazione temporanea di otto settimane. È partita alla volta di Londra, diretta poi negli Stati Uniti. La donna ha gravi problemi all’udito e alla vista.
 
Ora i membri del suo partito, la Awami League (Al), si dicono disponibili al dialogo con il governo provvisorio per organizzare le elezioni generali del dicembre prossimo. La condizione per sedersi al tavolo dei colloqui era proprio la liberazione di Hasina. La ex primo ministro è tra i numerosi politici arrestati nell’ultimo anno e mezzo dal governo ad interim, sostenuto dai militari. Prima di partire, in una telefonata con il “chief advisor” Fakhruddin, la donna ha chiesto il rilascio di tutti gli altri esponenti di partito detenuti, la cancellazione di tutte le “false accuse” a loro carico e la rimozione dello stato d’emergenza, imposto nel gennaio 2007.
 
Il governo ha offerto lo stesso tipo di “scarcerazione per motivi di salute” anche all’altra protagonista della scena politica nazionale, la leader del Partito nazionalista del Bangladesh (Bnp) Khaleda Zia, che però ha rifiutato. Il destino delle “due signore” è una delle questioni su cui il governo provvisorio continua ad annaspare. Si pensava che “allontanandole” dalla scena si potevano “ripulire” i loro partiti dall’interno e attuare le riforme promesse. Ma così non è stato e le due donne raccolgono ancora un forte seguito, che le autorità ad interim (e dietro di loro l’esercito) non possono ignorare.