La torcia olimpica sfila nello Xinjiang, mentre si attendono condanne a morte per gli uiguri
Pesanti misure di sicurezza nella regione musulmana, nel timore di attacchi terroristi. Pechino proclama il buon accordo fra le minoranze, ma gli uiguri chiedono più autonomia e maggiore libertà dalla colonizzazione cinese. Decine di uiguri arrestati per “terrorismo” attendono il processo e la condanna a morte.

Urumqi (AsiaNews/Agenzie) – La torcia olimpica ha cominciato stamane il suo giro di tre giorni nella regione dello Xinjiang, dove Pechino teme vi possano essere attacchi terroristi da parte di minoranze musulmane presenti nella regione. Il giro della torcia, che toccherà 4 città, è cominciato oggi nella Piazza del popolo a Urumqi, fra controlli della polizia e metal detector per tutti gli spettatori. Il governo locale ha consigliato alla popolazione di non partecipare allo spettacolo nelle strade, ma di assistervi da casa alla televisione. Delle circa 3 mila persone che hanno voluto essere nella piazza, la maggioranza erano cinesi, pochissimi invece gli uiguri, la popolazione musulmana originaria della regione. Prima dell’inizio della cerimonia, tutti hanno osservato un minuto di silenzio per i morti del terremoto nel Sichuan. Striscioni e messaggi proclamavano “il buon accordo” fra le diverse minoranze presenti nella regione.

In realtà nel Xinjiang esiste una situazione simile a quella tibetana. I circa 9 milioni di uiguri, popolazione di origine turkmena, con linguaggio proprio e di religione islamica, esigono maggiore autonomia e più influenza sull’economia e la politica, dominata dai gruppi di coloni Han (etnia cinese). Pechino da decenni attua una violenta politica di controllo su moschee, scuole, popolazione, giustificandola con la preoccupazione di fermare il terrorismo. Mesi fa il governo cinese ha accusato alcuni gruppi di preparare attacchi terroristi in occasione delle Olimpiadi. Ma uiguri locali ed esuli affermano che queste dichiarazioni sono false e tendono solo a voler giustificare la mano pesante della Cina sulla regione.

Secondo dichiarazioni di alcuni uiguri, la polizia ha fermato migliaia di musulmani e confiscato i loro passaporti.

Il Centro d’informazione sui diritti umani e la democrazia, con base ad Hong Kong ha dichiarato che vi sono almeno 65 attivisti dello Xinjiang che attendono di essere processati con l’accusa di terrorismo. Il gruppo per i diritti umani afferma che queste persone sono accusate di complotti contro i Giochi olimpici e almeno 20 di loro rischiano la condanna a morte.

Domani la torcia giungerà a Kashgar; il giorno seguente  toccherà le città di Shihezi e Changji.