Lahore: l’Alta corte rigetta la candidatura di Sharif, leader musulmano
I giudici ritengono plausibili le accuse di aver dirottato un aereo nel 1999, che avrebbe portato ad un colpo di Stato. Salta la possibilità di essere eletto il prossimo 26 giugno, annunciato il ricorso.
Lahore (AsiaNews) – L’Alta corte pakistana ha rigettato la candidatura di Nawaz Sharif, ex primo ministro e leader della Lega musulmana N, che aveva dichiarato l’intenzione di partecipare alle elezioni parlamentari “di riserva” previste per questa settimana. Secondo il politico si tratta di una “sentenza politica”, ma diversi analisti fanno notare come questo rappresenti il vero, grande smacco del leader islamico davanti all’indipendenza del sistema giudiziario.
 
Siddiqul Farooq, portavoce di Sharif, accusa: “La decisione si basa su una cospirazione, ed ha carattere politico”. In realtà, i giudici si sono limitati a considerare “plausibili” le accuse mosse a Sharif nel 1999 dall’allora generale Musharraf, che lo riteneva colpevole di aver dirottato un aereo su cui era a bordo, per cercare di provocare un colpo di Stato.
 
La Commissione elettorale aveva dato invece diverse speranze al capo della Lega musulmana: all’inizio del mese, Sharif era stato invitato a presentare la sua candidatura, che non era riuscito a preparare per le elezioni di febbraio data la causa pendente.
 
Al momento, dunque, sembra saltare anche l’ipotesi di essere eletto durante le prossime consultazioni, che dovranno assegnare 8 seggi nazionali e 30 provinciali entro il prossimo 26 giugno. Tuttavia, Sharif ha annunciato l’intenzione di presentare un appello contro la decisione: i giudici, sostiene, sono stati nominati in maniera illegale dal presidente Musharraf e dunque il loro pronunciamento non è valido.