“Costruttivo” il dialogo di pace tra Gerusalemme e Damasco
Nei colloqui, mediati dalla Turchia, si è fissato per fine luglio il prossimo incontro: in tale sede si deciderà se dare il via ad una trattativa diretta. Ma l’ambasciatore Usa in Israele dice che il suo Paese non vuole entrare nei negoziati, come invece vorrebbe la Siria.
Ankara (AsiaNews) – Sono stati “costruttivi” i colloqui che hanno visto Israele e Siria trattare, indirettamente, le “questioni centrali” per un accordo di pace. Secondo una fonte del governo turco, che sta facendo da tramite tra i due Paesi, sono state decise nuove tornate di incontri dopo quella conclusa ieri. La prossima – e sarebbe la quarta – dovrebbe tenersi verso la fine di luglio. In tale sede, tra l’altro, dovrebbe essere deciso se i successivi due meeting, già previsti per agosto, continueranno a svolgersi con la mediazione turca o le due delegazioni avranno un primo diretto faccia a faccia.
 
Il Ministero degli esteri turco, in una dichiarazione sostiene che “le parti hanno ribadito la comune volontà di proseguire i loro colloqui e di vedersi regolarmente”. “I colloqui – secondo la stessa fonte – hanno avuto luogo in un’atmosfera costruttiva e positiva”.
 
A raffreddare un po’ il clima ha pensato ieri l’ambasciatore statunitense in Israele, Richard Jones.Intervenendo ad un ricevimento in suo onore offerto dal viceministro della difesa, Majele Wahabe, Jones ha affermato che gli Stati Uniti non si oppongono, ma non vogliono prendere parte ai nuovi negoziati tra Israele e Siria. La partecipazione di Washington alle trattative di pace è una delle richieste avanzate da Damasco, che sembra mirare a garanzie militari ed economiche che possano rimpiazzare quelle attualmente offerte da un Iran che molto difficilmente accetterebbe una pace con Israele.