Leader tibetano: Il Papa alla Gmg chiama i giovani “a rendere l’umanità migliore”
di Nirmala Carvalho
Il premier del governo tibetano in esilio parla della Gmg e dell’intervento del Papa, “grande difensore della libertà religiosa e dei diritti”. E racconta come cercano di preservare la loro cultura dal genocidio attuata da Pechino in Tibet.

New Delhi (AsiaNews/Agenzie) – “Papa Benedetto XVI chiama i giovani di tutto il mondo ad opporsi alla mentalità corrente che non considera i valori e la dignità dell’essere umano. Prego che tutti comprendano il suo messaggio e lo trasmettano: può cambiare il mondo e aiutare il lavoro verso una Civiltà dell’Amore”. Il professor Samdhong Rinpoche, Kalon Tripa (primo ministro) del governo tibetano in esilio, in esclusiva per AsiaNews, parla del significato della Giornata Mondiale della Gioventù.

“Ho sentito – spiega – che oltre 50mila giovani di tutti i continenti partecipano alla Gmg. E’ un grande segno di come il Papa sia il punto di riferimento morale per i giovani del mondo. I giovani sono il futuro dell’umanità e Sua Santità trasmette loro i valori e i principi di fede e morale. Questo può essere un punto di partenza per cambiare il futuro dell’umanità, perché solo la forza dei giovani può cambiare e rendere migliore l’umanità.”

“Mando il mio augurio a Sua Santità il Papa per questa Gmg. E’ una persona molto autorevole e un grande difensore e promotore dei diritti umani e della dignità e libertà religiosa. Noi nutriamo per Lui un grande affetto e siamo riconoscenti per il Suo impegno per questi valori fondamentali”.

Rinpoche è in partenza per gli Stati Uniti, dove parteciperà al seminario “Celebrazione della cultura tibetana” e alla presentazione del suo libro: “Irriducibile verità per un mondo del compromesso: il buddismo tibetano e il mondo attuale”.

“Questo seminario – spiega – è importante perché in Tibet è in atto il genocidio della nostra cultura, che è distrutta in modo sistematico. Possiamo solo preservarla e trasmetterla attraverso i tibetani diffusi nel mondo. Così cerchiamo di promuoverla dove ci sono nostre comunità”.