La Gmg degli irakeni, lontani da Sydney e vicini al cuore del papa
Per questioni di sicurezza, nessun irakeno ha ricevuto il visto per l’Australia. Conferenze, pellegrinaggi, momenti di catechesi e tivù satellitare in contatto con Sydney. Un telegramma al papa. Mons. Rabban: La Chiesa in Iraq è viva e legata alla Chiesa universale”.

Erbil (AsiaNews) – Migliaia di giovani irakeni si stanno radunando in diverse città del nord dell’Iraq per celebrare la Giornata  mondiale della gioventù. Per questioni di sicurezza e timori di fughe, l’Australia non ha concesso a nessuno il visto per Sydney. E loro hanno deciso insieme ai loro vescovi di partecipare alle catechesi, alle feste e ai momenti della Gmg, partecipando ai momenti di Sydney con una tivù via satellite. “La Chiesa in Iraq – dice ad AsiaNews mons. Rabban al Qas, vescovo di Erbil e Amadya - soprattutto qui al nord è viva e attiva, legata a tutta la Chiesa universale”. E per rafforzare ancora di più il legame col papa a Sydney, gli hanno inviato anche un telegramma.

Conferenze e catechesi sono organizzate nelle diocesi di Erbil, Kirkuk, Al Qosh, Karaqosh, Zakho e Amadiya. Alla fine delle catechesi e degli incontri del pomeriggio, i gruppi di giovani si radunano a mangiare insieme, in un’atmosfera tranquilla e fraterna, molto diversa da quella a cui sono abituati da anni di guerra.

Mons. Louis Sako, vescovo di Kirkuk, definisce questo “un evento storico”: esso mostra “la volontà dei giovani di testimoniare la fede pur in mezzo a difficoltà e sofferenze”.

Domani i giovani di Erbil, Al Qosh e Zakho si raduneranno insieme – circa 2 mila – in pellegrinaggio fino al santuario della martire irakena Soultana Mahdokhte (IV secolo), nel villaggio di Araden. Domenica, la conclusione della Gmg irakena sarà celebrata a Kirkuk. Saranno presenti anche gruppi di cattolici da Libano, Australia e Francia.