A Bali mille ragazzi per una tre giorni di animazione missionaria
La società pontificia Sekami ha organizzato messe, canti e preghiere alle quali hanno partecipato giovani dai 5 ai 14 anni. Gli animatori hanno invitato i partecipanti a “diventare testimoni di Cristo”, viaggiando per “il mondo” e incontrando “culture diverse”.

Palasari (AsiaNews/Ucan) – Dal 4 al 6 luglio circa mille bambini provenienti da otto diverse diocesi indonesiane della regione di Nusa Tenggara, nella zona orientale del Paese, si sono incontrati per una tre giorni di animazione missionaria. Nel villaggio a maggioranza cattolica di Palasari, circa 100 km a nord-est di Denpasar, capitale della provincia di Bali, essi hanno dato vita a momenti di incontro, di preghiera e attività di volontariato coinvolgendo anche le famiglie della zona.

Il gruppo, composto da mille scolari di età compresa fra i 5 e i 14 anni, appartiene alla Pontificia società per i bambini e i giovani missionari indonesiana (Sekami) che riunisce le parrocchie e i centri missionari delle arcidiocesi di Ende e Kupang, oltre alle diocesi di Atambua, Denpasar, Larantuka, Maumere, Ruteng e Weetebula. I ragazzi hanno vissuto in 65 tende erette all’interno di un campo di calcio, accanto alla chiesa del Sacro cuore di Palasari. Nel corso della tre giorni i giovani hanno approfondito le tematiche riguardanti la vocazione missionaria, partendo dal tema proposto dagli organizzatori: “Diventare testimoni di Cristo: Chi ha paura?”.

Durante la messa di apertura i 150 animatori presenti hanno invitato i bambini a pregare gli uni per gli altri, all’insegna della solidarietà e collaborazione reciproca. Terminata la celebrazione hanno intonato canti e balli della tradizione cattolica locale imitati dai bambini, concludendo la giornata con una preghiera. Il giorno seguente animatori e giovani hanno ripulito le strade del villaggio dall’immondizia e hanno visitato le famiglie del luogo, aiutandole nelle faccende domestiche. Prima di salutare e fare rientro nelle tende hanno pregato con loro. Il 6 luglio, nel corso della messa di chiusura, i religiosi hanno invitato i bambini a “viaggiare per il mondo, incontrare altre culture e diventare autentici testimoni di Cristo”.