Il Ltte propone una tregua durante il vertice Saarc
di Melani Manel Perera
Le Tigri tamil disposte a collaborare per evitare episodi di violenza in concomitanza con il summit dei Paesi dell’Asia del Sud. Una vetrina prestigiosa per rilanciare l’economia dello Sri Lanka, ma i cittadini denunciano evizione forzate e chiusura di attività commerciali per motivi di “sicurezza”.

Colombo (AsiaNews) – Le Tigri tamil (Ltte) hanno proposto una tregua di dieci giorni con il governo in vista del vertice dei Paesi dell’Asia del sud (Saarc), in programma a Colombo dal 26 luglio al 4 agosto. Al contempo, i ribelli ribadiscono che continueranno la lotta armata finché l’esercito non fermerà le offensive.

A inizio mese il presidente Mahinda Rajapaksa ha chiesto la ripresa dei colloqui di pace con il Ltte, a condizione che essi depongano le armi e fermino gli attentati che ancora oggi insanguinano il Paese. La guerra civile ha causato la morte di oltre 70mila persone dal 1983 a oggi. In un comunicato stampa inviato per e-mail le Tigri tamil propongono “come gesto di buona volontà” un “cessate il fuoco unilaterale durante il vertice Saarc”.

Nel frattempo piovono denunce di abusi, evizioni forzate e distruzione di edifici in preparazione al summit decisi dal governo: lo scorso 16 luglio, nelle vicinanze del Parlamento, sono stati abbattuti 48 edifici dediti al commercio al minuto per garantire la sicurezza dei dignitari che arriveranno nel Paese. I commercianti, oltre a veder perduta una attività costruita nel tempo e a fatica, avevano già pagato le imposte per l’acqua e l’elettricità e non otterranno nemmeno un rimborso; molti di loro hanno perso pure la casa, visto che all’interno dei negozi avevano ricavato anche dei piccoli alloggi.

Il Ministero della difesa, sempre per motivi di sicurezza, ha inoltre intimato a mille abitanti di abbandonare le proprie case nella zona di Slave Island. Il tutto mentre squadre della polizia in assetto antisommossa vigilavano per mantenere l’ordine pubblico e reprimere qualsiasi manifestazione di protesta.

In vista del vertice è stato infine rivoluzionato il piano di trasporto della capitale, con la chiusura delle principali stazioni ferroviarie e di 35 scuole dislocate lungo il tragitto che collega Colombo con l’aeroporto internazionale. Il 17esimo vertice Saarc per la grande parte dei cingalesi è già cominciato e gli effetti sono devastanti.