Mosca e Pechino accordo sui confini dopo 80 anni
Tracciati i confini per le isole Heixiazi, occupate dalla Russia nella guerra di confine del 1929. Ma il significato dell’accordo è soprattutto politico, indice dei sempre più stretti rapporti tra i due colossi.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Accordo tra Cina e Russia sui confini, controversi dopo la guerra del 1929. A Pechino i ministri degli Esteri Yang Jiechi e Sergey Lavrov hanno firmato la “ripartizione” dei 327 chilometri quadrati controversi nell’estremo nord della Cina.

Secondo indiscrezioni, Mosca restituisce l’isola di Yinling e metà dell’isola di Heixiazi per circa 174 cq. Le isole si trovano alla confluenza del fiume Heilong con il Wusuli, nella provincia cinese dell’Heilongjiang.

Yang ha osservato con enfasi che “ora sono definiti i nostri 4.300 chilometri di confine” e ha sottolineato la “collaborazione strategica instauratasi tra Cina e Russia negli ultimi anni”.

Anche Lavrov ha ripetuto che l’importanza dell’accordo è soprattutto politica e crea ulteriori possibilità di “amicizia e cooperazione” tra i 2 Paesi.

Esperti osservano come l’accordo è ulteriore dimostrazione dei buoni rapporti anche economici esistenti tra i 2 Paesi, dopo che nell’epoca della guerra fredda il problema dei confini ha quasi portato a scontri armati nel 1969. Ora la Cina ha bisogno dell’energia russa e Mosca vede la Cina come un immenso mercato: gli scambi commerciali sono cresciuti del 60% nei primi 5 mesi del 2008, mentre anche in campo internazionale i 2 Paesi hanno spesso adottato posizioni comuni. L’economia dell’Estremo oriente russo è in rapida crescita e da tempo imprenditori discutono con il governo dell’Heilongjiang la creazione presso il confine di una zona di libero commercio.