No di Teheran ad aumenti della produzione di petrolio
Replicando al presidente dell’Opec che ha ventilato la possibilità di incrementare le forniture, il ministro iraniano afferma che “il mercato è in una buona situazione”. Una mossa motivata da ragioni economiche e politiche.
Teheran (AsiaNews/Agenzie) – L’Iran, secondo produttore mondiale di petrolio, è contrario alle ipotesi di aumento della produzione avanzate dall’Opec, organizzazione della quale fa parte. “Il mercato è in una buona situazione”, ha infatti dichiarato il ministro iraniano del petrolio Gholam Hossein Nozari.
 
L’affermazione di Nozari appare riferirsi a quanto aveva dichiarato lunedì l’algerino Chakib Khelil, presidente dell’Opec, secondo il quale nella prossima riunione della organizzazione che riunisce gran parte dei Paesi produttori di petrolio si poteva pensare ad un “considerevole incremento” della produzione “capace di soddisfare ogni crescita della domanda”.
 
La prossima riunione dell’Opec è in programma a settembre e proprio riferendosi alla stagione, il ministro iraniano ha sostenuto che “si andrà verso l’inverno e la cosa più appropriata sarà preservare l’attuale situazione”.
 
L’atteggiamento di Teheran appare mosso da ragioni economiche e politiche. Sotto il primo profilo, l’alto prezzo del petrolio dà respiro ad un Paese in crisi economica che ricava la maggior parte della valuta occidentale proprio dai giacimenti, anche di gas. Dal punto di vista politico l’Iran usa l’arma del petrolio come replica alla minaccia di ulteriori sanzioni internazionali a causa del suo programma nucleare.