Papa: riceve Al-Maliki, il dialogo prevalga sul terrorismo e violenza
Il premier iracheno ha invitato Benedetto XVI a visitare il Paese. Nel colloquio, la condizione dei rifugiati e delle minoranze religiose. L’esame della situazione mediorientale e l’auspicio che prevalga lo spirito di riconciliazione.
Città del Vaticano (AsiaNews) – La condizione dei rifugiati e quella dei cristiani, la condanna della violenza e la speranza della pace hanno segnato l’incontro, svoltosi “in un clima di cordialità”, che il primo ministro iracheno Nouri Kamel Al-Maliki ha avuto a Castel Gandolfo con Benedetto XVI, che è stato anche invitato a visitare il Paese.
 
La situazione irachena è stata esaminata, precisa un comunicato vaticano, “prendendo in considerazione anche il contesto regionale”. “Particolare attenzione – prosegue la nota - è stata rivolta al tema dei numerosi rifugiati iracheni, dentro e fuori del Paese, che hanno bisogno di assistenza, anche in vista di un auspicato ritorno. E’ stata rinnovata la condanna della violenza che quasi ogni giorno continua a colpire le diverse parti del Paese, senza risparmiare le comunità cristiane, che sentono fortemente il bisogno di una maggiore sicurezza”.
 
Nel corso dei colloqui – il premier iracheno è stato ricevuto anche dal segretario di Stato, card. Tarcisio Bertone, e dal segretario per i rapporti con gli Stati, mons. Dominique Mamberti – “è stato espresso l’auspicio che l’Iraq possa trovare decisamente la strada della pace e dello sviluppo attraverso il dialogo e la collaborazione di tutti i gruppi etnici e religiosi, incluse le minoranze, che nel rispetto delle rispettive identità, e con spirito di riconciliazione e di ricerca del bene comune, provvedano insieme alla ricostruzione morale e civile del Paese. Al riguardo è stata ribadita l’importanza del dialogo interreligioso, come via alla comprensione religiosa ed alla civile convivenza. Il Primo Ministro ha rivolto al Santo Padre un invito a visitare l’Iraq”.
 
Al Maliki, ha informato il direttore della Sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, aveva un seguito di sette persone, tra le quali i ministri degli Esteri e dell'Industria. L’udienza con il Papa è avvenuto alla sola presenza di un interprete del Vaticano. Il premier iracheno ha donato a Benedetto XVI una scultura di metallo raffigurante una palma, alta una trentina di centimetri. Il Papa ha ricambiato con una penna decorata.