A Teheran riparte la repressione studentesca, molti i giovani arrestati
La campagna di intimidazione è partita in concomitanza con l’anniversario della protesta del 1999. Particolare preoccupazione per il fatto che ad alcuni degli imprigionati sono state contestate azioni “contro la sicurezza nazionale”.

Teheran (AsiaNews/Agenzie) – Gli studenti iraniani continuano ad essere una preoccupazione per il regime dei mullah. Lo si deduce dalla denuncia presentata dalla International Campaign for Human Rights in Iran, che rivela l’arresto, nelle ultime due settimane di più di 20 universitari, 17 dei quali sono ancora detenuti.

Gli arrestati sono attivisti per i diritti umani e la campagna nei loro confronti ha preso il via l’8 luglio, anniversario della massiccia protesta studentesca del 1999, che fece traballare l’ala più oltranzista del regime.

“Dopo 10 anni di repressione – ha dichiarato un portavoce del gruppo che segue la vicenda dei diritti umani nella Repubblica islamica – le autorità ancora non vogliono riconoscere i legittimi diritti degli studenti e delle loro organizzazioni”. Gli ultimi arresti, secondo l’organizzazione, fanno evidentemente parte di una campagna “orchestrata per imporre il silenzio ed intimidire la comunità accademica”. Ad accrescere la preoccupazione, il fatto che ad alcuni degli arrestati sono state contestate azioni “contro la sicurezza nazionale” e che qualcuno è stato condotto nella temuta sezione 209 del carcere di Evin.