“Premio Nobel” asiatico, i vincitori dell’edizione 2008
di Santosh Digal
Il 31 agosto a Manila la cerimonia di consegna del Ramon Magsaysay Award, il corrispettivo asiatico del Premio Nobel, dedicato alla memoria del terzo presidente della Repubblica. Scelti sette cittadini e un ente pubblico da India, Indonesia, Giappone, Filippine, Thailandia e Sri Lanka.

Manila (AsiaNews) – Il comitato direttivo del Ramon Magsaysay Award Foundation (Rmaf) ha scelto sette persone e un ente pubblico quali vincitori dell’edizione 2008 del Ramon Magsayay Award, il corrispettivo asiatico del Premio Nobel. I premiati provengono da India, Indonesia, Giappone, Filippine, Thailandia e Sri Lanka e riceveranno l’ambito riconoscimento il prossimo 31 agosto presso il Centro Culturale di Manila; a ciascuno di essi andrà un certificato, una medaglia con l’effigie dell’ex presidente filippino e una somma di denaro.

Sei le categorie nelle quali è suddiviso il premio: incarichi di governo; servizio pubblico; guida della comunità; giornalismo, letteratura e arti comunicative; pace e cooperazione internazionale; giovani emergenti. Per l’edizione 2008 i premi andranno ai seguenti vincitori:

La filippina Grace Padaca per la sezione “Incarichi di Governo”. Fra le motivazioni lo sforzo profuso per “garantire ai cittadini della provincia di Isabella di eleggere democraticamente i propri canditati” e il contributo significativo “per il loro sviluppo” economico e sociale.

L’ente di mutua assistenza filippino per lo sviluppo agricolo e rurale (CARD-MRI) nella sezione “Servizio Pubblico”, per aver saputo adattare “un programma di micro-finanza ” alla particolare realtà del Paese, sostenendo progetti specifici che hanno contribuito a “migliorare le condizioni di vita a mezzo milione di donne povere e alle loro famiglie”.

Therdchai Jivacate, dalla Thailandia, sempre nella categoria “Servizio Pubblico”, per aver fornito “arti artificiali alle persone amputate” e in particolare i “poveri che non disponevano di risorse sufficienti per acquistare le protesi”.

Prakash e Mandakini Amte (v. foto), dall’India nella categoria “Guida della Comunità” per il forte impulso dato “al processo di integrazione del gruppo tribale Madia Gonds nel Paese, attraverso istruzione, assistenza e altri interventi a sfondo caritatevole”.

L’indonesiano Ahmad Syafii Maarif per la sezione “Pace e Cooperazione Internazionale”: egli ha guidato la “comunità musulmana verso visioni più ampie e tolleranti della fede” all’insegna “dell’armonia e della giustizia”.

Akio Ishii, giapponese, nella categoria “Giornalismo, Letteratura e Arti Comunicative”, per i principi sui quali ha fondato la professione, ovvero la difesa dei “diritti umani”, la denuncia di “discriminazioni” e altri temi scottanti sempre al centro dei suoi interventi pubblici.

Ananda Galappatti, dallo Sri Lanka, nella categoria dei “Giovani Emergenti”, per l’impegno personale mostrato nel “portare sollievo psicologico e aiuti concreti alle popolazioni colpite dai disastri naturali nel Paese”.

“I vincitori dell’edizione 2008 del premio Magsaysay – sottolinea Carmencita T. Abella, presidente del RMAF – sono dei pionieri in un’Asia che cambia, perché tracciano delle linee innovative nell’affrontare e risolvere i problemi del continente: povertà, pregiudizi politici, sanità e vita dei cittadini”. La presidente elogia il loro “spirito indomabile” e la “testardaggine” con la quale affrontano le questioni, coinvolgendo “molte altre persone nella loro attività”. Essi diventano così “fonte di speranza, di giustizia, di progresso: in un mondo sempre più cinico e frammentato, il Premio intende gratificare il lavoro di persone che portano novità positive per tutta l’Asia”.