Gaza, militanti di Hamas arrestano 15 leader di Fatah
Non si ferma la guerra interna al fronte palestinese. L’operazione voluta dai militanti islamici pare essere la risposta agli arresti decisi da Fatah nelle scorse settimane in Cisgiordania. Leader di Fatah non nasconde il timore di una “frattura insanabile” all’interno del fronte palestinese.

Gaza (AsiaNews/Agenzie) – Sale la tensione fra Hamas e Fatah nella striscia di Gaza: questa mattina forze di sicurezza del Movimento di resistenza islamico hanno arrestato 15 esponenti di primo piano della fazione legata al presidente Mahmoud Abbas.

Fonti anonime di Fatah denunciano che fra gli arrestati vi sono tre governatori distrettuali e due alti funzionari del presidente Abu Mazen; il portavoce di Hamas non conferma il numero degli arresti e l’identità delle persone che sono state fermate, ma chiarisce solo che l’operazione costituisce una “risposta alla reclusione di leader politici di Hamas” in Cisgiordania. Sami Abu Zuhri, leader di Hamas, sottolinea inoltre la precisa volontà di “esercitare pressioni”  verso la leadership di Fatah, al fine di ottenere la liberazione dei militanti ancora sotto chiave.  

La retata compiuta quest’oggi sarebbe inoltre legata all’esplosione avvenuta il 25 luglio scorso a Gaza, le cui cause non sono ancora del tutto chiarite. Nell’attentato sono morti cinque esponenti di Hamas e una bambina di sei anni. Gli islamici hanno subito puntato il dito contro la fazione opposta, avviando una vera e propria caccia all’uomo. Una accusa respinta al mittente da Fatah, che per tutta risposta ha ordinato una serie di arresti fra i membri di Hamas in Cisgiordania.

Ieri Mahmoud Abbas aveva ordinato il rilascio di attivisti di Hamas, ma non è ancora chiaro al momento se la sua direttiva sia stata eseguita. Certo è che il crescente clima di tensione – come denuncia Abdallah Abdallah, ufficiale di Fatah – potrebbe presto causare “una frattura insanabile all’interno del fronte Palestinese”.