Nuovi attacchi dall’Abkazia verso la Georgia
L’operazione militare con artiglieria pesante, sostenuta da Mosca. Sarkozy cerca di convincere la Russia a un cessate-il-fuoco; la Georgia chiede truppe Onu. Bush condanna le azioni di Mosca come una “invasione”.

Tblisi (AsiaNews/Agenzie) – Truppe di ribelli dell’Abkazia, sostenuti da Mosca, hanno iniziato stamane una nuova operazione militare con artiglieria pesante per cacciare l’esercito georgiano dalla valle di Kodori, nel nord. Intanto militari russi premono dal sud Ossezia verso la capitale Tiblisi. Militari russi sono anche presenti nell’Abkazia da alcuni giorni.

L’ufficio degli osservatori Onu nell’area dell’Abkazia è stato evacuato. Il governo della Georgia domanda con insistenza che truppe Onu vengano dispiegate fra la Georgia e la Russia, ma Mosca, essendo membro del Consiglio di Sicurezza Onu, è pronta a porre il veto su qualunque decisione.

Gli scontri nell’area sono iniziati il 7 agosto, quando truppe georgiane sono penetrate nel Sud Ossezia per riconquistare il territorio. Le due regioni di Sud Ossezia e Abkazia, dopo una guerra con la Georgia negli anni ’90, hanno dichiarato la loro indipendenza, non riconosciuta dalla comunità internazionale, ma sostenute entrambe dalla Russia.

Il presidente Usa George W. Bush ha condannato ieri l’operato russo come una “invasione”. Il presidente francese Nicolas Sarkozy, attuale presidente dell’Unione Europea, oggi è in visita in Georgia e a Mosca per trovare una soluzione pacifica e far accettare un cessate-il-fuoco. Ma un portavoce russo ha già detto che non accetterà nessun compromesso se non si mette in luce “l’aggressione” della Georgia.

Personalità della Nato hanno escluso l’invio di truppe nella zona.

Secondo fonti russe l’attacco georgiano nel Sud Ossezia ha causato la morte di 2 mila persone. Fonti della Croce Rossa affermano che per ora è impossibile sapere quante persone sono state uccise o ferite negli scontri. Le violenze hanno generato però migliaia di profughi da tutte le etnie.