Rinviata a dopo il Ramadan l’esecuzione dei terroristi di Bali
di Benteng Reges
Amrozi e i suoi due complici, nel 2002, hanno fatto esplodere le bombe che hanno provocato la morte di 202 persone. "Non è bene fucilare qualcuno durante il tempo del digiuno".
Jakarta (AsiaNews) – Sarà eseguita “In un prossimo futuro” la sentenza di morte contro gli attentatori di Bali, ma di certo non prima dell’inizio del Ramadan (2 settembre), né durante il mese sacro dell’islam. Una dichiarazione in tal senso è stata resa a Jakarta oggi dal viceprocuratore generale Abdul Hakim Ritonga, secondo il quale “è stata riconsiderata la scadenza”, in un primo momento fissata per prima dell’inizio del Ramadan. Il viceprocuratore generale ha spiegato che “il momento non è buono” per l’esecuzione, ma non ha voluto fornire ulteriori dettaglia sulla data fissata.
 
I condannati sono Amrozi, Imam Samudra e Ali Gufron, riconosciuti responsabili dello scoppio, il 12 ottobre 2002 a Bali, di alcune bombe che provocarono 202 vittime. La rivendicazione degli attentati arrivò dalla Jemaah Islamiah (JI), la rete terroristica legata ad al Qaeda ed attiva nel sud-est asiatico. La stessa JI è responsabile del secondo attacco all’isola verificatosi nel 2005: tre bombe nei pressi di rinomate zone balneari hanno fatto 20 morti.
 
Le dichiarazioni di Abdul Hakim Ritonga hanno chiarito una vicenda che stava gettando ombre anche a livello politico. “Sicuramente – ha detto - non è una cosa buona da fare di fucilare una persona durante il tempo del digiuno”. “Lasciateci seguire i nostri insegnamenti religiosi con sincerità e cuore, senza eventi che disturbano, come una esecuzione”.
 
L’annuncio di oggi pomeriggio ha fatto seguito ad ipotesi secondo le quali l’esecuzione sarebbe avvenuta questa settimana, in quanto si sono cresciute le misure di sicurezza a Java centrale, e Nusakambangan di Cilacap, il luogo ove i tre sono detenuti e dovrebbero essere fucilati.
 
Cresce, però, lo scetticismo della gente sull’esecuzione. Questa settimana alcuni membri del Muslim Lawyer Team (TPM) hanno presentato un ricorso alla Corte Suprema sulla legittimità dell’esecuzione. La pressione di gruppi militanti islamici potrebbe essere il fattore che riforma la recente decisione per riprogrammare la data dell’esecuzione