Revocato il lager per le due vecchiette di Pechino
Erano state condannate a un anno di “rieducazione attraverso il lavoro” per aver domandato il permesso di protestare durante le Olimpiadi. Nessun motivo pubblico per la revoca: forse solo preoccupazione per l’immagine.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Le autorità cinesi hanno revocato la condanna a un anno di lager per due anziane donne che durante le Olimpiadi avevano domandato il permesso di manifestare in uno dei tre parchi adibiti dal governo a questo scopo. Human Rights in China afferma che le autorità non hanno dato alcuna spiegazione per questo cambiamento di giudizio.

Il 17 agosto le autorità avevano condannato Wu Dianyuan, 79 anni, e la sua vicina Wang Xiuying, 77 anni, a un anno di “rieducazione attraverso il lavoro”. Il motivo: avevano insistito almeno 5 volte a domandare il permesso di poter manifestare le loro critiche al governo. Wu e Wang sono due degli oltre 1,5 milioni di residenti di Pechino ad aver avuto casa e terreno espropriati per dare spazio alle costruzioni olimpiche, senza ricevere alcun compenso.

La loro sorte ha suscitato molta simpatia nel mondo. Con ogni probabilità, nel tentativo di salvare la bella immagine costruita con le Olimpiadi, lo stato ha pensato che non vale la pena mandare due persone quasi ottantenni ai lavori forzati.

Durante le Olimpiadi di Pechino, le autorità hanno ricevuto 77 richieste di manifestazioni, ma a nessuno è stato dato il permesso di attuarla. Molti di coloro che hanno fatto la domanda sono stati espulsi con la forza dalla città.