La Chiesa filippina invita i fedeli allo studio della Bibbia
di Santosh Digal
All’insegna dello slogan “Siamo tutti una cosa sola”, i vescovi promuovono letture e approfondimenti della Parola di Dio, esortando i cattolici a metterne in pratica gli insegnamenti. Il progetto si ispira all’Assemblea generale del Sinodo dei vescovi, in programma a Roma il prossimo ottobre.

Manila (AsiaNews) – La Commissione episcopale per l’Apostolato biblico (Ecba) e la Società biblica filippina (Pbs), in collaborazione con diverse diocesi, hanno lanciato una campagna quinquennale di studio e approfondimento della Bibbia dal titolo “May They Be One”. Lo slogan riprende il versetto 17,21 del Vangelo di Giovanni, nel quale Cristo rivolgendosi al Padre dice “affinché siano tutti uno, come tu, o Padre, sei in me e io in te”, annunciando così l’unità dei fedeli nella Chiesa universale.

La campagna prenderà il via il prossimo 30 settembre, festa di San Gerolamo, nella cattedrale di Manila: si terrà un momento di preghiera comune al quale seguirà una solenne celebrazione eucaristica presieduta dal Nunzio Apostolico nelle Filippine, mons. Joseph Adams, e alla quale parteciperanno numerosi vescovi delle varie diocesi del Paese.

Il motto “Siano tutti una cosa sola” si ispira all’Assemblea generale del Sinodo dei vescovi, in programma a Roma il prossimo mese di ottobre, in cui si parlerà della “Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa”. I vescovi filippini hanno voluto così sottolineare il loro legame con il Papa e la Chiesa, ribadendo il ruolo missionario che è dovere di ciascun fedele.

La campagna quinquennale di studio della Bibbia – dal 2009 al 2013 – voluta dalla Conferenza episcopale filippina, si prefigge di portare una copia del Libro sacro in tutte le case del Paese e ad incoraggiare i cittadini a leggere e – soprattutto – mettere in pratica gli insegnamenti della Bibbia nella vita di tutti i giorni. Essa rappresenta inoltre il tentativo di “rispondere all’invito rivolto da Gesù Cristo per l’unità della Chiesa”, requisito essenziale per far nascere un mondo “più giusto, rispettoso della vita di ciascuno” come sottolinea il card Rosales, arcivescovo di Manila.