Elezioni: tengono i democratici, perdono i liberali
Si temeva una sconfitta dei democratici, e invece hanno perduto i rappresentanti del mondo commerciale. Tiene il partito pro-governo e pro-Cina. Bassa la partecipazione: solo il 45% degli elettori si รจ presentato alle urne.

Hong Kong (AsiaNews/ Agenzie) – Il gruppo pro-democrazia ha vinto più di un terzo dei seggi al parlamento del territorio, mentre i liberali – rappresentanti del mondo commerciale – hanno preso una sonora sconfitta.

I risultati finali degli scrutini danno 23 seggi su 60 al gruppo prodemocratico che propone politiche sociali, il suffragio universale, attuazione reale dell’autonomia di Hong Kong dalla Cina. Dei 60 seggi del parlamento (Legislative Council), solo 30 sono a votazioni dirette; gli altri 30 sono scelti dal governo in rappresentanza di corporazioni e interessi del territorio.

Alla vigilia del voto sembrava che i democratici avrebbero perduto molti seggi: l’incremento di nazionalismo in Cina e Hong Kong dopo le Olimpiadi; la dura decisione della Cina di non permette piena democrazia prima del 2017 aveva reso impotente la lotta del gruppo dei democratici. Invece essi sono riusciti a mantenere 23 seggi, sufficienti per avere diritto di veto su materie costituzionali e sviluppi politici.

I leader del partito liberale, James Tien e Selina Chow hanno subito una sconfitta profonda. Il primo ha già dato le dimissioni da capo del partito; l’altra ha detto che deciderà entro oggi.

Il Dab, (Democratic Alliance for the Betterment of Hong Kong), un partito pro-governo e pro-Cina,  rimane il partito più forte (DAB).

Il fatto più preoccupante di queste elezioni rimane la bassa partecipazione. Solo il 45% degli elettori si e presentato alle urne. Molti attribuiscono il disinteresse proprio alla troppa ingerenza della Cina nel processo politico di Hong Kong, che rende la sua democrazia non completa.