Ministro degli Aiuti pubblici: “impossibile fermare il mare di fango a Porong”
di Mathias Hariyadi
C’è pericolo che si abbandoni il tentativo di fermare il mare di fango che copre villaggi, strade e ferrovie. La ditta “responsabile” lamenta che ha speso un miliardo di dollari, senza esito. Ma i locali chiedono di non perdere la fiducia, mentre nuovi villaggi sono in pericolo.

Jakarta (AsiaNews/Agenzie) – Esplode la polemica dopo che ieri il ministro per gli Aiuti pubblici Djoko Kirmanto ha dichiarato che, forse, “non è possibile fermare l’eruzione di fango” che da anni progressivamente sommerge terre e abitazioni a Porong, Java orientale.

L’osservazione è significativa anche perché segue l’incontro con rappresentanti del parlamento e della specifica “Unità di crisi Lapindo Brantas Mudflow”. Nonché perché echeggia le doglianze della ditta Lapindo Brantas per le grandi spese sostenute nell’inutile tentativo di fermare la fuoriuscita del fango bollente dal pozzo scavato dall’impresa. Il direttore generale Imam Agustino ha osservato che la ditta ha utsato “oltre un miliardo di dollari”, “da ultimo gettando nel pozzo migliaia di palle di cemento, invano”. Per cui vorrebbe cessare questi tentativi. L’impresa ha anche proposto di scavare un tunnel per incanalare il fango nel fiume Porong per farlo finire nel Mar di Java, ma questo ha causato alte proteste degli itticoltori della zona timorosi per la fauna marina.

Molti ritengono la ditta responsabile per il disastro, per avere scavato il profondo pozzo senza le prescritte cautele, mentre l’impresa, che vanta alti appoggi politici, ha sempre risposto che è un fenomeno naturale, senza responsabilità di alcuno.

Kirmanto ha sottolineato i grandi costi economici. Il mare di fango ha coperto l'autostrada Surabaya-Malang e il governo ancora non ha individuato dove costruire una nuova strada. Peraltro “non ci sono adeguati fondi per fare la nuova strada, né per indennizzare i residenti che hanno dovuto lasciare casa, proprietà, lavoro”. E’ stata inondata anche la principale ferrovia che unisce la capitale provinciale di Surabaya a Malang, seconda maggiore città.

Win Hendrarso, capo del distretto di Sidoarjo, ha risposto al ministro affermando che “il governo non deve mostrarsi scettico, ma approntare un programma di lungo termine per la rilocazione” degli sfollati.

Abdullah Azwar Anas del Partito National Awakening insiste che “occorre continuare lo sforzo per risolvere la crisi”, anche perché “il fronte della inondazione si sta allargando”.

La scorsa settimana esperti locali hanno ammonito che l’avanzata del fango è in aumento ed è ora prossimo ai villaggi di Jatirejo, Mindi e Siring Barat e ad altre zone popolate.