La Conferenza islamica condanna gli attacchi ai cristiani iracheni
L’Organizzazione chiede di “porre fine alle sofferenze dei nostri fratelli”. Il governo iracheno invia una commissione per dare sostegno all’azione per restituire sicurezza agli abitanti di Mosul.
Baghdad (AsiaNews/Agenzie) – L’Organizzazione della conferenza islamica ha condannato le violenze contro i cristiani di Mosul, “senza precedenti nella storia irachena” . Ekmeleddin Ihsanoglu,  presidente della Organizzazione che raccoglie 57 Paesi musulmani, ha chiesto alle autorità di Baghdad di “perseguire i responsabili che sono dietro tali atti per porre fine alle sofferenze dei nostri fratelli cristiani e provvedere alla loro protezione”. Ihsanoglu ha anche ricordato che l’OIC invita sempre a “rispettare le minoranze all’interno del mondo islamico”.
 
Il richiamo dell’OIC è arrivato contemporaneamente all’annuncio fatto a Baghdad dell’invio di una commissione governativa a Mosul allo scopo, ha dichiarato il portavoce del governo, Ali al-Dabbagh, “di muoversi rapidamente per dare sostegno agli sforzi in materia di sicurezza con massicce operazioni militari per rassicurare i cittadini”.
 
Un parlamentare cristiano, Yunadim Kanna, che ha avuto un incontro col primo ministro Nuri al-Maliki, ha riferito che sono almeno 1500 e famiglie di cristiani che hanno lasciato Mosul, sotto la spinta di attentati e minacce. “Ci aspettiamo – ha aggiunto – che la zona venga messa sotto controllo e che le famiglie possano tornare nei prossimi giorni alle loro case”. Invece il comandante delle forze terrestri irachene, generale Ali Ghaidan, che ha parlato di “esagerazioni dei media che hanno accresciuto paura ed orrore nelle famiglie”, “anche se non avevano ricevuto minacce”.