Il governo malaysiano mette al bando un movimento indù
L’Hindu Rights Action Force (Hindraf) è stato dichiarato illegale perché "minaccia la stabilità sociale" del Paese e "costituisce un ostacolo alle relazioni fra la maggioranza musulmana e le minoranze etniche". Accuse respinte dagli indù, che rivendicano “lotte pacifiche”.

Kuala Lumpur (AsiaNews/Agenzie) – Le autorità malaysiane hanno messo al bando un gruppo di etnia indiana che, in passato, ha più volte promosso campagne a favore dei diritti umani delle minoranze. I funzionari governativi hanno dichiarato “illegale” l’Hindu Rights Action Force (Hindraf) perché minaccia la “stabilità sociale del Paese”.

Il Ministro dell’interno Syed Hamid Albar ha stabilito che l’associazione rappresenta “una entità illegale” con effetto “immediato”, perché “dannosa” per l’ordine pubblico, la pace, la sicurezza e la moralità. Il ministro sottolinea che l’ Hindraf si è più volte resa responsabile in passato di “manifestazioni non autorizzate” e ha danneggiato l’immagine della Malaysia chiedendo un “sostegno internazionale alle proprie attività”. Egli specifica inoltre che l’ente “non era nemmeno registrato” e costituisce una minaccia ai “fragili rapporti fra la maggioranza musulmana del Paese e le minoranze etniche cinese e indiana”.

Secca la replica dei leader del movimento induista, che rivendicano “la pacifica lotta contro la discriminazione ai danni della minoranza indiana” e sottolineano di non aver mai “infranto la legge o commesso dei crimini”.