In partenza il primo satellite indiano per la Luna, cercherà acqua
La “nave lunare” Chandrayaan-1 parte domani, per orbitare intorno alla Luna e studiarne le caratteristiche chimiche e minerali. I Paesi dell’Asia in prima linea nella “corsa” allo spazio.

New Delhi (AsiaNews) – Parte domani alle ore 6,20 di mattina dal costiero Centro spaziale Satish Dhawan di Sriharikota (80 chilometri a nord di Chennai) il primo razzo dell’India per la Luna. La navicella spaziale Chandrayaan-1 (in sanscrito: nave lunare), lanciata da un razzo made-in-India, si porrà in orbita intorno al Satellite. Lo riprenderà con foto ad alta risoluzione, anche a raggi x e ad infrarossi, per produrre una mappa completa delle sue caratteristiche chimiche e minerali e una topografia tridimensionale, con speciale attenzione alle regioni polari dove studiosi ritengono possa esserci acqua.

Il Chandrayaan-1 (nella foto) ha la forma di un prisma vagamente cubico. “Il prossimo passo – dice G.K. Menon, ex capo dell’Organizzazione indiana per la ricerca spaziale – sarà una missione umana sulla Luna, per la quale gli studi sono già in corso”.

Con questa missione, per un costo stimato di 80 milioni di dollari, l’India si unisce a Cina e Giappone nella corsa dei Paesi asiatici alla conquista dello spazio. La Cina è stato il terzo Paese, dopo Usa e Russia, a inviare missioni umane nello spazio e programma l’invio di astronauti sulla Luna e la creazione di una stazione spaziale orbitale. A settembre 2007  il Giappone ha lanciato il suo primo razzo lunare, che ha messo in orbita due piccoli satelliti che, tra l’altro, studiano i campi gravitazionali lunari. Alla corsa cui si sta unendo anche la Corea del Sud, che ha lanciato tre satelliti commerciali dal 1995 e nel 2006 il suo primo satellite per comunicazioni militari.

Queste missioni, oltre ad essere un importante simbolo della crescita tecnologica ed economica del Paese, hanno anche importanti esiti economici nel mercato dei satelliti commerciali, seppure New Delhi è ancora indietro rispetto a Stati Uniti, Russia, Unione europea e Cina. Come pure ci sono potenziali sviluppi militari per la nuova tecnologia. Dal 1983 l’India ha mandato in orbita intorno alla Terra 21 satelliti, di cui 11 ancora in servizio. Nell’aprile 2007 ha inviato un satellite italiano e a gennaio ha messo in orbita un satellite spia di Israele suscitando le proteste dell’Iran. Per il 2011-2012 è previsto il lancio del Chandrayaan-2, in collaborazione con l’Agenzia spaziale federale russa, che prevede l’invio di una navicella orbitale intorno alla Luna e l’allunaggio di un veicolo per svolgere analisi del suolo lunare. La Russia è il principale partner del programma spaziale indiano, seppure questo da tempo opera in modo autonomo.