In manette l’ex presidente Chen Shuibian
Lo spettacolare arresto avviene a pochi giorni dalla visita dell’inviato di Pechino. Chen afferma di subire una “persecuzione politica”. Duro colpo per il Dpp, che si prepara alle elezioni locali il prossimo anno.

Taipei (AsiaNews/Agenzie) – L’ex presidente Chen Shuibian è stato arrestato con l’accusa di corruzione, dopo essere stato interrogato per ore su un uso illecito di fondi durante la sua presidenza. Chen ha lasciato la procura circondato da centinaia di poliziotti, per frenare le protesta della folla che parteggia per l’ex presidente. Davanti ai media ha levato le mani per far vedere le manette e ha gridato a una “persecuzione politica”.

Chen, 58 anni, è stato presidente di Taiwan per due mandati, fino al maggio scorso, quando è stato eletto presidente Ma Ying-jeou, del Kuomintang (Kmt). Chen è uno strenuo assertore dell’indipendenza di Taiwan nei confronti della Cina, come la maggior parte dei membri del Dpp (Partito democratico popolare), ora all’opposizione.

L’arresto di Chen avviene a pochi giorni da una visita storica dell’inviato di Pechino a Taiwan, che ha rinsaldato e rafforzato rapporti economici, aerei e navali fra Pechino e Taipei. Molti oppositori gridano però che tutti questi passi siano avvenuti “svendendo” l’isola alla Cina.

Secondo l’Afp, Chen avrebbe gridato ai media: “ Il Kmt e il Partito comunista cinese mi vedono come il prigioniero numero uno; io sono la pietra d’inciampo più grossa nel loro progetto di riunificazione”.

Dalla fine del suo mandato, Chen è stato preso di mira dalle procure. Ma la sua famiglia è da tempo accusata di essersi impossessata di fondi della campagna elettorale e di aver usato per fini personali dei fondi speciali della presidenza.

Le accuse e l’arresto di Chen rischiano di deturpare ancora di più l’immagine del Dpp, che si prepara alle elezioni locali per il prossimo anno.