Riyadh (AsiaNews/Agenzie) - La superpetroliera Sirius Star, sequestrata il 15 novembre scorso nelle acque dell’Oceano Indiano da pirati somali, è stata avvistata davanti al porto somalo di Harardhere. La Sirius Star, di proprietà della saudita Aramco, è la più grande unità mai catturata nella storia della pirateria. Porta con sé un carico di petrolio del valore di 100 milioni di dollari, 2 milioni di barili, pari a più di un quarto delle esportazione quotidiana saudita. L’equipaggio di 25 membri, è composto da 19 filippini, un saudita, 2 polacchi, 2 croati, 2 britannici.
Gruppi di pirati somali e nigeriani continuano a terrorizzare le navi commerciali che passano dal golfo di Aden. Oltre ad alzare i costi assicurativi, le scorrerie costringono le navi a transitare attorno al Sudafrica, invece di utilizzare il canale di Suez. Per ottenere indietro le navi e il carico, le compagnie di navigazione sono costrette a pagare grandi cifre per i riscatti.
Secondo l’International Maritime Bureau (IMB), i sequestri al largo dell’Africa orientale rappresentano un terzo degli episodi di pirateria a livello mondiale. La cattura della Sirius Star, a 450 miglia dal porto keniano di Mombasa, rappresenta l’attacco più imponente messo a segno nel corso di quest’anno contro la pirateria. Il dirottamento della petroliera avviene nonostante Nato ed Ue si siano impegnati a un’alleanza Nel corso di questo mese sono state sequestrate navi giapponesi, cinesi e turche.
Le autorità saudite si sono messe in contatto con i pirati. Essi affermano che l’equipaggio sta bene ed escludono il pagamento di un riscatto.