Pastore protestante condannato a un anno di lavori forzati
Il leader religioso è stato anche accusato di essere capo di un “culto malvagio”. Un altro tassello della campagna per “normalizzare” le comunità protestanti sotterranee.

Pechino (AsiaNews/Caa) – Zhu Baoguo, pastore di una chiesa domestica dell’Henan, è stato condannato a un anno di “rieducazione attraverso il lavoro” perché capo di un “culto malvagio”.

L’organizzazione China Aid Association (Caa), con base negli Usa, afferma che il pastore è stato arrestato lo scorso 12 ottobre, insieme ad altri 4 leader della comunità, mentre si radunavano nel villaggio di Dushu, vicino alla città di Nanyang. Gli incontri delle comunità non registrate presso l’Ufficio affari religiosi sono considerati illegali e i partecipanti perseguibili.

Il pastore Zhu è rimasto per 15 giorni in prigione; gli altri 4 leader sono stati fermati per 5 giorni. Lo scorso 30 ottobre, alla fine dei 15 giorni di detenzione amministrativa nel carcere di Neixiang, al pastore è stata comminata la pena di un anno di rieducazione attraverso il lavoro ed è stato subito spedito in un lager.

La “rieducazione attraverso il lavoro” prevede lavori forzati e sessioni politiche perché il detenuto cambi la sua mentalità verso il Partito comunista cinese e la sua politica religiosa. La polizia ha diritto di comminare questa pena – fino a 3 anni – senza alcun processo.

Secondo Caa, il pastore è stato accusato di essere a capo di un “culto malvagio”, ossia un’esperienza religiosa che viene considerata pericolosa per la società e per coloro che lo praticano.

Dall’anno scorso è in atto in Cina una campagna contro le comunità protestanti sotterranee che, secondo le stime più sobrie, radunano oltre 50 milioni di fedeli. La campagna prevede o l’assorbimento delle comunità nel Movimento delle tre autonomie, che raccoglie le comunità protestanti ufficiali e controllate dal governo, o la soppressione (v. Documento segreto del Partito per “normalizzare” i cristiani protestanti cinesi).