Nuovo fallimento dei colloqui tra le due Coree
L'accoglienza vero i profughi, problema per il Nord e per il Sud.

Seoul (AsiaNews) – La Corea del nord ha di nuovo annullato i colloqui con il sud sulla collaborazione economica. L'incontro è stato cancellato dopo che Pyongyang non ha risposto alla richiesta di Seoul per un meeting preliminare. Le due parti dovevano discutere oggi su progetti da avviare nel paese comunista con finanziamenti del sud: la costruzione di una linea ferroviaria sul confine, strade e complessi industriali. "Speriamo di poter riprendere il prima possibile i colloqui economici, condizione necessaria per migliorare i rapporti tra i nostri due paesi", ha dichiarato il Ministero sudcoreano per l'Unificazione.

Le relazioni tra le due Coree si sono inasprite nell'ultimo mese, dopo che Pyongyang, a fine luglio, ha definito "rapimento programmato" il massiccio trasferimento di 457 profughi nordcoreani verso la Corea del sud. La politica verso i rifugiati e i suoi effetti sulla diplomazia internazionale sono problemi primari per Seoul.

Essenziale per la Corea del sud è quantificare il flusso di nordcoreani in Cina per prevederne il successivo arrivo nel paese. "Abbiamo bisogno di sapere il numero esatto di profughi in Cina perché Pechino e gruppi sudcoreani impegnati nell'accoglienza danno cifre differenti", ha dichiarato un rappresentante del Governo.

Seoul deve anche determinare per quanto tempo i rifugiati rimangono in Cina e attraverso quali strade arrivano nel Sud. Per fare questo è indispensabile la collaborazione del governo cinese. Se questo rifiuterà, Seoul ha dichiarato di rivolgersi alle Ong impegnate nell'accoglienza dei profughi.

In generale la Corea del Sud è disponibile ad accogliere i rifugiati dal nord comunista, ma nelle ultime settimane vi sono state incertezze. Questo mese, alcuni gruppi non governativi hanno accusato Seoul di voltare le spalle ai rifugiati nordcoreani per paura di offendere Pyongyang. In precedenza il ministro per l'Unificazione, Chung Dong-young, aveva invitato gli attivisti a contenere il loro aiuto ai rifugiati "per non danneggiare i rapporti tra le due Coree".

Molti profughi rimangono in Cina per più di 4 anni prima di provare a oltrepassare il pericoloso confine. Spesso i nordcoreani raggiungono un paese terzo da dove chiedere asilo a Seoul. Il Sud è diffidente nell'accettare rifugiati dalla Cina, sia perché non ne conosce la provenienza, sia per timore di ripercussioni diplomatiche. Negli ultimi anni il numero di nordcoreani rifugiati in Cina è salito da alcune decine di migliaia a circa 300mila. (MA)