Scende il prezzo del latte in polvere, ma il costo della vita rimane alto
di Melani Manel Perera
Già scesi i prezzi di altri prodotti per favorire la popolazione più povera, che approva le scelte dell’esecutivo di Rajapaksa. Ma il costo della vita rimane molto alto e c’è chi parla di concessioni in vista delle prossime elezioni.
Colombo (AsiaNews) – Il governo ha ridotto il prezzo del latte in polvere: il costo della confezione da 400 grammi passa da 275 a 260 rupie srilankesi (equivalente a 1 euro e 7 centesimi). L’accordo con le principali case d’importazione che operano sull’isola, tra cui la Nestle Lanka Limited, è stato firmato dall’Authority per la tutela dei consumatori.
 
Il ministro per il commercio e lo sviluppo del mercato, Bandula Gunawardena, ha spiegato che la scelta viene incontro ai bisogni dei consumatori e che per realizzarla il governo ha deciso di applicare un’unica tassa di 5 rupie su tutti i tipi di latte in polvere d’importazione.
 
All’abbassamento del costo del latte in polvere seguirà entro la fine dell’anno quello delle bombole di gas per uso domestico. L’esecutivo guidato da Mahinda Rajapaksa intende in questo modo mantenere le promesse fatte ad inizio novembre con la nuova manovra finanziaria. Ad oggi sono già effettive le riduzioni del costo della benzina, dei trasporti pubblici e di alcune tasse su acqua ed elettricità.
 
Nello Sri Lanka il reddito procapite mensile è di 3900 slr (255 euro circa) e i principali beneficiari dei tagli apportati dal governo fanno per lo più parte della popolazione povera. Tuttavia le correzioni ai prezzi non sono ancora abbastanza incisive per influire in modo davvero significativo sull’economia delle famiglie: dal 2007 ad oggi il costo del latte in polvere ha subito un aumento del 48% spingendo il governo anche a razionare le vendite per contrastarne il mercato illegale.
 
“Il costo della vita - ha affermato una donna ad AsiaNews - è ancora molto alto. Una famiglia monoreddito conta su un salario che non può rispondere a tutte le necessità quotidiane. Queste riduzioni [dei prezzi] sono una caramella che possiamo assaporare per un breve periodo”. Un’altra donna, impiegata in un’azienda privata afferma che “se il governo tagliasse le elevate spese per la guerra [nel nord del Paese] potrebbe ridurre non solo il costo del latte in polvere e noi potremmo comprare ogni prodotto di consumo quotidiano a basso costo”.
 
Pur avendo accolto con favore le scelte del governo, la popolazione chiede che non sia l’ennesima pubblicità elettorale. Dal 24 al 31 dicembre saranno presentate le candidature per il rinnovo dei consigli delle province Central e North Western. Nel 2009 si svolgeranno le elezioni generali. Le madri e buona parte dei beneficiari delle recenti riduzioni dei prezzi da un lato apprezzano i recenti interventi del governo dall’altro temono si tratti di concessioni dispensate in vista dell’appuntamento con le urne.