Accelera il lavoro delle delegazioni Santa Sede–Israele, prima che il Papa arrivi in Terra Santa
di Arieh Cohen
Decisi i prossimi incontri: 4 riunioni in soli 3 mesi, dopo anni di stallo. Anticipata anche la data della Plenaria, il tutto prima di maggio 2009, quando Benedetto XVI dovrebbe giungere in Terra Santa.

Gerusalemme (AsiaNews) – La Commissione bilaterale permanente fra la Santa Sede e lo Stato di Israele ha concluso oggi la riunione plenaria presso il ministero degli esteri a Gerusalemme, e ha deciso una fitta serie di incontri, facendo sperare forse in qualche conclusione prima che avvenga il probabile viaggio di Benedetto XVI in Terra Santa nel maggio 2009.

Nel comunicato congiunto emesso alla fine dell’incontro di oggi, si afferma che “la Commissione di lavoro terrà degli incontri il 15 gennaio, il 18 febbraio, il 5 marzo e il 26 marzo”. Il fatto è abbastanza inusuale se si pensa che questi dialoghi procedono a rilento da quasi 10 anni e per quasi 5 anni (dal 2002 al 2007) sono rimasti fermi. Anche la riunione plenaria - che secondo la tradizione avrebbe dovuto tenersi a giugno 2009 – subisce un’accelerazione. Il comunicato dice che “la prossima riunione Plenaria si incontrerà il 23 aprile 2009” e che l’agenda fittissima vuole mostrare ancora di più l’impegno delle due delegazioni ad “accelerare i dialoghi e concludere l’accordo al più presto”.

Negli ambienti ecclesiali in Terra Santa si lega questa fretta improvvisa della Commissione mista con il desiderio di portare a qualche risultato prima della ventilata visita di Benedetto XVI in Terra Santa. Sebbene il Vaticano non abbia tuttora né confermato, né negato, in Israele, Palestina e Giordania si pensa che il papa giungerà in Terra Santa nella prima metà di maggio.

Come per i precedenti comunicati, anche quello di oggi parla di “atmosfera di grande cordialità e di buona volontà”; di lavoro  indirizzato a “giungere a un mutuo desiderato accordo” e di scambi “significativi e utili”. Da quasi 10 anni Chiesa e Stato d'Israele sono alla ricerca di un accordo per riconfermare le storiche esenzioni dalle tasse per la Chiesa e trovare regole per la protezione delle proprietà della Chiesa, soprattutto i Luoghi sacri.