Vescovi: ottimismo per la ripresa del dialogo fra governo e Fronte islamico Moro
di Santosh Digal
Nominati tutti i membri della delegazione governativa. A Natale รจ stato osservato un cessate-il-fuoco da esercito e guerriglieri.

Manila (AsiaNews) – Alcuni vescovi filippini hanno espresso ottimismo per la ripresa dei dialoghi fra il governo e il gruppo ribelle Fronte islamico di liberazione Moro (Milf), con base a Mindanao nel sud del Paese.

Lo scorso 24 dicembre il presidente Gloria Macapagal-Arroyo ha nominato alcuni nuovi membri della delegazione governativa. Fra questi vi sono: Tomas Cabili jr, un avvocato cattolico e businessman di Iligan City (Mindanao); l’ex sindaco di General Santos City, Adilberto Antonino; l’ex parlamentare Ronald Adamat di Upi (Maguindanao); il segretario per la riforma agraria, dott. Nasser Pangandaman. La delegazione sarà presieduta dal sottosegretario degli esteri Rafael Sequis.

Antonino dovrebbe rappresentare il governo locale e la comunità cristiana; Adamat – che ha curato la legge sui diritti delle popolazioni indigene – rappresenterà i Lumad, cioè i gruppi indigeni.

Personalità del governo e non, compresa la Chiesa cattolica premono da tempo per la ripresa dei dialoghi fra le parti, bloccatosi lo scorso settembre proprio al momento di firmare gli accordi.Il conflitto fra gruppi indipendentisti di guerriglia islamica e l’esercito continuano da decenni nell’arcipelago di Mindanao, e il dialogo fra le parti ha avuto fasi alterne.Mons. Orlando Quevedo, Omi, arcivescovo di Cotabato ha detto che i dialoghi devono aprire “la via della pace” garantendo ai Moro l’autodeterminazione su base costituzionale, senza violare la sovranità nazionale e l’integrità territoriale.

Mons. Honesto Pacana, vescovo di Bukidnon, ha chiesto a governo e Milf di continuare i dialoghi anche se vi potranno essere talvolta dei passi indietro. Mons. Pacana ha fatto notare che ciò che rende più difficile il dialogo sono alcune questioni come la crescita di militari nella zona; la politicizzazione dei problemi; la presenza di compagnie minerarie nella regione.

L’arcivescovo Antonio Ledesma di Cagayan de Oro, presidente del Consiglio episcopale per il dialogo interreligioso, ha chiesto una veloce ripresa dei negoziati, sfruttando anche questo tempo di pace e di calma. Durante il Natale esercito e guerriglieri hanno osservato una tregua dalle armi.