Ossezia: soldati russi irrompono nella scuola; ostaggi e rapitori in fuga

Mosca (AsiaNews/Agenzie) -  I commandos russi sono penetrati oggi nella scuola di Beslan (Nord Ossezia) dove da tre giorni erano tenuti in ostaggio centinaia di ostaggi. Secondo alcune agenzie i soldati hanno preso controllo di tutta la scuola. L'assalto dei commandos è seguita a  una serie di esplosioni, dopo delle quali decine di ostaggi, compresi bambini seminudi e feriti sono fuggiti dall'edificio. Le agenzie russe affermano che i commandos hanno bombardato i muri della scuola proprio per aiutare la fuga degli ostaggi. Altre notizie dicono che alcuni dei rapitori si sono suicidati facendosi saltare in aria.

Un gran numero di persone sono fuggite, molti di loro coperti di sangue. Diversi rapitori hanno cercato di scappare dalla scuola, usando i bambini come scudi umani, mentre soldati e  armati si scambiavano colpi di arma da fuoco. A causa della confusione che domina sul luogo, finora non vi è un calcolo ufficiale sulle vittime. Almeno 5 rapitori sono stati uccisi. Responsabili della regione hanno detto che almeno 200 ostaggi sono feriti. Molte donne – insegnanti o parenti - che fuggivano dall'edificio – sono svenute; altre, coperte di sangue, sono state trasportate su barelle.

Dopo le esplosioni vi sono tuttora colpi di arma da fuoco da entrambi i fronti, mentre elicotteri circolano alti sull'area. Mentre continua la battaglia, si pensa che almeno metà degli ostaggi siano ancora nell'edificio. Secondo diverse rivelazioni di testimoni, gli ostaggi presi 3 giorni fa erano almeno mille Fra di loro ci sono moltissimi bambini.

Il gruppo armato dei rapitori aveva richiesto l'indipendenza della vicina Cecenia. Attualmente vi sono ancora colpi di arma da fuoco nella scuola. Gli armati fuggiti si muovono fuori della città, dirigendosi verso il sud.