Musulmani indonesiani contro yoga, fumo e astensione dal voto
Fatwa contro chi pratica lo yoga, perché “indebolisce la fede nell’islam”. Nel mirino degli ulema anche le sigarette – ma su questo punto non c’è consenso unanime – e quanti si astengono dal voto. E devono eleggere candidati fedeli all’islam.

Jakarta (AsiaNews) – Praticare lo yoga, fumare nei luoghi pubblici e astenersi dal voto sono “attività contrarie ai precetti dell’islam”. È quanto annunciato oggi dal Consiglio indonesiano degli Ulema (Mui) durante un’assemblea plenaria a Padang Panjang, città della provincia di West Sumatra, alla quale partecipano 700 religiosi ed esperti di legge islamica del Paese.

Come già avvenuto in Malaysia, anche gli ulema indonesiani proibiscono la pratica dello yoga per i musulmani perché contiene elementi caratteristici della tradizione indù. I religiosi islamici puntano il dito contro “la recita dei mantra” e sottolineano che perseverare nella pratica implica “commettere un peccato” e “indebolire la fede nell’islam”. La decisione ha già sollevato critiche fra i musulmani indonesiani: lo yoga è una delle attività predilette – tra i cittadini e gli uomini di affari – per scaricare lo stress e riacquistare un equilibrio psico-fisico.

Pur fra polemiche e divisioni, gli ulema hanno anche bandito le sigarette dai luoghi pubblici. Il divieto di fumare vale, inoltre, per le donne incinte e per gli adolescenti. Alla base della decisione vi sarebbero i “rischi per la salute”. L’industria del tabacco è una risorsa essenziale per il Paese e una parte degli ulema, soprattutto fra quanti provengono dalle zone in cui si concentra la produzione di sigarette, pare non gradire la scelta di proibire il fumo.

La terza fatwa colpisce quanti si astengono dal voto. Una decisione importante anche per i risvolti politici che potrebbe celare: in aprile sono in programma le elezioni politiche, mentre a luglio si elegge il nuovo presidente indonesiano. E per i musulmani non è possibile votare candidati che non siano fedeli dell’islam ed espressione di partiti islamici.

L’Indonesia è il Paese musulmano più popoloso al mondo: quasi il 90% dei 234 milioni di indonesiani è fedele all’islam. La gran parte ne pratica una visione moderata, ma sono presenti sempre più sussulti di integralismo. Le recenti sentenze degli ulema sembrano promuovere proprio questa visione integralista . (MH)