L’anno del Bue si apre con “cattivi presagi” per Hong Kong
Le autorità cittadine pescano numeri sfortunati, nel tempio taoista. Ma tutti ritengono che saranno utili le virtù dell’anno del Bue: pazienza, saldezza, lealtà.

Hong Kong (AsiaNews/Agenzie) – Presagi negativi per la città di Hong Kong, durante le tradizionali cerimonie per l’inizio del Nuovo Anno Lunare, sotto il segno del Bue.

Durante il secondo giorno del Nuovo Anno la popolazione va nei templi taoisti per farsi predire il futuro. Tutti bruciano bastoncini di incenso ed estraggono un numero o un bastoncino della fortuna; i chiromanti ne interpretano poi il significato. Ci vanno anche i membri del governo e i numeri che estraggono indicano la sorte dell’intera città.

Ieri Lau Wong-fat, membro del governo di Hong Kong, al famoso tempio Che Kung di Shatin, ha pescato il bastoncino con il numero 27, ritenuto un pessimo presagio. Vari chiromanti hanno interpretato che la città non riuscirà a isolarsi dalla crisi economica globale e che ci potranno persino essere proteste della popolazione, anche se invitano a essere ottimisti perché con pazienza e lavoro si potrà superare ogni difficoltà. L’ultima volta il 27 è stato estratto nel 1992 e quell’anno ci sono state dure lotte politiche. Altri ricordano che nel 2003 l’allora Segretario per gli affari interni Patrick Ho Chi-ping pescò il numero 83, altro numero sfortunato, e fu l’anno della Sars.

Per cacciare la cattiva sorte c’è stato, ieri notte, il consueto grandioso spettacolo di fuochi di artificio. Con migliaia di fuochi è stato anche rappresentato un vascello, ma il fumo delle esplosioni lo ha poi offuscato e molti vi hanno visto un altro presagio negativo.

Vi è però chi sottolinea che l’anno del Bue è un anno che esalta qualità come pazienza, lealtà, saldezza e intelligenza, necessarie per superare la crisi già in atto. Ieri i leader cattolico, protestante, confuciano, buddista, taoista, musulmano di Hong Kong, in un messaggio comune, hanno osservato che la crisi economica in atto sta spingendo molte persone al suicidio, ma si sono detti confidenti nel “calore” delle persone di Hong Kong, capaci di solidarietà e hanno ricordato l’importanza di pregare per “il ritorno della prosperità e della pace sulla terra”.