Ventiquattrore di preghiera non-stop per la pace in Terra Santa
Il 31 gennaio, in oltre 400 città del mondo, si svolgeranno momenti di preghiera e messe per una Giornata internazionale di intercessione per la pace. Celebrazioni anche alla basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme e nella parrocchia della Sacra Famiglia a Gaza.
Gerusalemme (AsiaNews) - Ventiquattrore di preghiera per la pace in Terra Santa. Il 31 gennaio, in oltre 400 città del mondo sono in programma celebrazioni eucaristiche, adorazioni e momenti di preghiera che daranno vita alla “Giornata internazionale di intercessione per la pace”.
 
L’iniziativa coinvolge singoli, gruppi, ordini religiosi e associazioni in Europa, Stati uniti, Sud America, Africa e Australia. Seguendo una staffetta ideale parteciperanno alla giornata fedeli di grandi città come Roma, New York e Cracovia o di piccoli centri come quelli di due diocesi, una in Perù ed una in Mozambico, coinvolte nella Giornata dalla Missionarie della consolata.
 
Tra le località interessate dall’iniziativa anche la parrocchia della Sacra famiglia di Gaza, dove è in programma una messa alle 13 (le 14 in Italia), e la Basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme che alle 5 e 30 del mattino (le 6 e 30 italiane) ospiterà la celebrazione all’altare del Calvario dando l’inizio ideale alle 24 ore di preghiera.
 
Gli organizzatori sottolineano anche l’adesione alla Giornata anche del card. Raffaele Farina, prefetto della biblioteca apostolica vaticana, che il 31 mattina celebrerà la messa con la comunità salesiana che lavora presso la tipografia della Santa Sede.
 
La Giornata internazionale di Intercessione per la pace è promossa da quattro associazioni: Adunanza eucaristica, Adorazione perpetua, Apostolato “Giovani per la vita” e Associazioni Nazionale Papa boys”.
 
Tra i religiosi che partecipano all’iniziativa, oltre alla Missionarie della consolata, anche la Congregazione dei missionari delPpreziosissimo Sangue e molte parrocchie dei salesiani che il 31 celebrano la solennità del loro fondatore, San Giovanni Bosco.
 
Per facilitare l’adesione e raggiungere quante più persone nel mondo, gli organizzatori hanno attivato anche un gruppo tematico su Facebook intitolato “Vogliamo la pace in Terra Santa”.